Chris McEvoy si è preso la briga di creare un collage di 26 menù usati da Google per i diversi servizi. Guardando il risultato ci si rende conto di come non sia stato adottato uno standard comune: molti menù sono organizzati in modo diverso e riportano anche etichette di testo non uniformi. Evidentemente gli architetti Google si sarebbero potuto sforzare di più.
Non solo i menù sono sotto accusa. Anche un’applicazione come Gmail potrebbe essere riorganizzata, visto che l’interfaccia affianca bottoni, link, immagini comandate da Javascript per funzionalità molte volte simili, senza nessuna valida motivazione.