Malicious tagging

Se ne parla tutto sommato ancora poco in rete, ma c’è già chi è pronto a discuterne in qualche convegno, definendola la nuova piaga dopo lo spam.

Con malicious tagging si intende l’inserimento di tag o di parole chiave a scopi autopromozionali nei diversi servizi di social networking, quale del.icio.us, flickr o anche nei weblog (e quindi su technorati).

Se ci fermassimo qui, però, non si parlerebbe di malicious tagging. Anch’io quando pubblico un intervento o un contenuto lo aggiungo a del.icio.us, ma lo completo usando quelli che reputo i tag migliori.

Per chi utilizza il malicious tagging, invece, nella maggior parte dei casi il contenuto non ha nulla a che vedere con le parole chiave usate per descriverlo.

Normalmente servizi come del.icio.us, in cui la “qualità” di una parola chiave è data dal numero di utenti che la usano per descrivere un dato contenuto, limitano i danno di questo tipo di comportamento.

Il rischio principale, come sempre, è quello che vengano utilizzati software automatizzati per replicare più volte questi comportamenti.

Il 2007 ci dirà se dobbiamo preoccuparci di questo fenomeno o se i suoi effetti saranno o meno trascurabili.

I migliori (o quasi) plugin per WordPress

Questo sito impiega WordPress, cioè un sistema di publishing per weblog, come piattaforma di gestione dei contenuti.

Worpress è sempre più usato non solo come software per pubblicare i propri weblog, ma anche per gestire veri e propri siti che non necessitano della complessità (o completezza) di un CMS.

E’ però inevitabile che, come per tutti i siti, anche in Fucinaweb le richieste di funzionalità aumentino. Grazie alla vastissima disponibilità di plugin, trovare qualche estensione di interesse non è troppo difficile.

Ecco allora una breve lista di plugin che ho scoperto in questi mesi e trovo particolarmente utili, oltre a utilizzarli spesso in questo sito. Non sono l’unico ad aver avuto questa idea, anzi, lo spunto per provare nuovi plugin è arrivata leggendo l’intervento Must-have WordPress plugins di Joe ‘Zonker’ Brockmeier.

  • Worpress Database Backup e Wp-cron – L’accoppiata vincente. Il primo vi permette di creare dei backup del database di WordPress direttamente dall’interfaccia di amministrazione. Il secondo rende l’operazione periodica, così potete salvare, o farvi mandare per posta ogni giorno, una copia di backup dei vostri dati (non è necessario un crontab installato sul server). Insostituibili
  • Category visibility – Un utile plugin se volete associare degli interventi a delle categorie, ma non volete che la categoria compaia nell’elenco proposto da WordPress nella spalla del vostro sito. Attenzione però all’impiego, a volte è meglio utilizzare opportuni tag (vedi prossimo plugin)
  • Jerome’s keywords – Volete far comparire in qualche punto del vostro intervento un elengo di tag in stile “web 2.0”? Questo plugin fa per voi. Attivatelo e nella schermata di inserimento degli interventi comparirà una nuova casella di testo, Keywords, che separete con delle virgole. A questo punto potete intervenire nei template e decidere di far comparire questo elenco come tag in fondo al post (potete guardare questo stesso articolo in Fucinaweb per capire cosa intendo) o anche nei meta tag nel codice sorgente della pagina. Infine, ma molto importante, verranno inseriti nel feed Rss del vostro sito degli opportuni tag per l’inclusione e categorizzazione in Technorati
  • Google Analytics – Se non volete inserire a mano il javascript di collegamento a Google Analytics, questo plugin fa per voi. Ma non è tutto. In un precedente intervento ho spiegato come Google Analytics possa essere utilizzato anche per tracciare i collegamenti verso siti esterni al nostro. Attivate il plugin e avrete anche questa comodità. Esiste in realtà un altro ottimo plugin che fa le stesse cose, anzi, sulla carta ben di più. Si tratta di WordPress Reports, un plugin che oltre a integrarsi con Google Analytics lo fa anche con Feedburner. Molto bella anche la parte di report integrata con WordPress. Ma questo prodotto manca ancora un po’ di maturità e il tracciamento di link esterni, per entrare nello specifico, non funziona troppo bene
  • Google Sitemaps – Un plugin che non può mancare e che automatizza il processo di creazione del file Xml utilizzato da Google Sitemaps (in passato ho parlato di Sitemap anche qui su Fucinaweb)
  • Feedburner feed replacement – WordPress già rende disponibili flussi Xml in diversi formati. Perché ricorrere a Feedburner, potreste chiedere. Per diversi motivi, di cui il principale è capire se qualcuno dei vostri lettori li sta utilizzando, e come…
  • Search and replace – Un’utility, pregevole soprattutto se vi trovate a dover sostituire massicciamente un testo nello storico dei vostri interventi. Da usare con opportuna cautela

Altri di meritevoli?