Sito standard dove sei?

Sono ormai tre anni che i paladini degli standard web predicano (con la mia benedizione, ma anche con qualche perplessità) l’adozione degli standard web per la costruzione di un sito. Eppure, navigando in questa fine estate 2005, non mi sembra che la situazione sia migliorata nei modi che mi sarei aspettato. O meglio, sono migliorati senza dubbio i siti di publishing personale, come i blog.

Ma io sto pensando a siti di una certa complessità, con sezioni tra loro diverse, con un vasto pubblico. Non sono riuscito a trovarne nessuno che utilizzasse correttamente i fogli di stile, si validasse correttamente – e non parlo solo della homepage (capaci tutti…) – e che presentasse i contenuti in modi un po’ più eleganti di una semplice lista.

Che soddisfano solo uno di questi requisiti effettivamente se ne trovano – forse non così tanti – ma tutti quanti? E’ ancora troppo presto? Devo avere pazienza? Qualcuno sa dove è andato a finire il famoso sito costruito secondo gli standard web?

Web design estremo

I motivi per cui la navigazione di un visitatore può inciampare in qualche condizione imprevista sono molti: problemi al server, moduli non compilati correttamente (campi obbligatori mancanti, tipi di dato non previsti), link errati provenienti da motori di ricerca, ecc.

Chi sviluppa il sito deve rendersi conto che per quanta cura è stata posta nel design e nello sviluppo di un sito, prima o poi una di queste condizioni si verificherà.

I ragazzi di 37signals hanno scritto un manuale che presenta 40 linee guida da seguire nello sviluppo di un sito perché sia possibile prevedere e gestire correttamente alcuni punti di crisi, come ad esempio:

E’ importante aiutare l’utente che si trova in queste situazioni anomale perché possa efficacemente uscirne, senza ambiguità e con un linguaggio comprensibile, ma anche presentando le sole informazioni necessarie allo scopo.

L’approccio degli autori è fortunatamente molto pratico: viene brevemente presentata la linea guida e seguono immediatamente alcuni esempi negativi e positivi tratti da siti reali. Non aspettatevi però suggerimenti su come intervenire direttamente sul codice, perché non è una guida di Html o di sviluppo web.

Defensive Design for the Web – How to improve Error Messages, Help, Forms and Other Crisis Point * 37 Signals * New Riders * $24.99

Traduzione italiana:
Defensive Design per il web – Come migliorare messaggi di errore, help, form e altri punti critici di un sito * 37 Signals * Tecniche Nuove * euro 19.90

Leggere una pagina web con uno screen reader

Una delle difficoltà principali per chi si occupa di accessibilità è capire le difficoltà di chi utilizza un sito web. L’utilizzo di scenari, la definizione di gruppi di lettori tipici sono senza dubbio di aiuto, ma se non avete a disposizione qualche utente disabile disposto a darvi una mano con i test, la strada è in salita.

Nel nuovo libro di Steve Krug ho trovato il link a uno studio (per la verità non recente) che cerca di analizzare le problematiche di chi è cieco e utilizza uno screen reader per fruire le pagine.

Vale sicuramente la pena darci un’occhiata, soprattutto per capire le difficoltà di chi si deve confrontare con tre strumenti (il browser, lo screen reader, la pagina) per operare, ma anche per rendersi conto di quanto è semplice, a volte, apportare benifici significativi a una pagina (saltando ai contenuti, utilizzando corretti nomi per i link, ecc.).