Il web 0.2 tra noi

Parliamo così tanto di web 2.0 che a volte sembra che tutto internet funzioni così. Per risvegliarci e tornare alla realtà è però sufficiente collegarsi, con le proprie credenziali, al sito dell’INPGI, l’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani.

E’ quello che ho fatto l’altra sera, intorno alle 21.30. Le mie intenzioni erano quelle di dichiarare il reddito per il 2006, operazione che da quest’anno è possibile svolgere anche online. Per posta ordinaria mi sono infatti arrivate due lettere, la prima contenente il codice, la seconda la password.

E infatti mi sono collegato senza problemi, ricevendo però questa risposta:

inpgi

Insomma, anche il server web ha il diritto di fare orario da ufficio.

Vecchie versioni che ritornano

Succede che si crei una cartella new nel server per ospitare la nuova versione del sito. Si copiano i file e si fanno le prove per vedere che il tutto funzioni correttamente.

Succede poi che si modifichi il file index nella cartella principale del server in modo che ridiriga alla cartella new. A questo punto tutti i visitatori possono apprezzare la nuova versione.

Succede che ci si dimentichi a questo punto di cancellare i vecchi file e le vecchie cartelle perché, tanto, non le vede più nessuno.

Succede che qualcuno cerchi il sito con Google e capiti nella vecchia versione invece che in quella “new”.

Succede, per esempio, con il sito della cittadina di Anghiari. Il primo risultato restituito da Google fino a oggi è la vecchia versione in inglese.

Succede per tanti, tantissimi altri siti.