Page not found e Rss

Ho già sottolineato l’importanza di preservare i vecchi Url durante la migrazione di un sito. Un sito di contenuti dovrebbe essere realizzato in modo che anche i vecchi Url portino al contenuto corretto, e non a una generica pagina 404 o alla home page (predico bene, ma in questo momento anche Fucinaweb ha una brutta pagina 404).

Questo è ancora più importante nel caso degli Url ai feed Rss.

Sono iscritto ormai da un paio d’anno al feed Rss di evolt.org e, non vedendolo aggiornato per qualche mese, ho pensato che nessuno aggiornasse più il sito (cosa sempre più normale per siti di “volontariato”).

Per un caso fortuito (una ricerca in Google) ho scoperto che non solo il sito è nuovamente aggiornato di contenuti, ma è stato addirittura migrato verso una piattaforma migliore. Peccato che se avessi dovuto prestare fede al vecchio feed Rss (vuoto) non ci sarei mai entrato.

Se potete anche permettervi il lusso – vista la difficoltà – di non convertire i vecchi Url per il contenuti, non potete farlo per i flussi Rss.

Non solo dovrete ricominciare a pubblicizzare il nuovo Url, rischiate anche i vostri lettori più affezionati – proprio quelli che si sono iscritti al flusso! – si dimentichino presto di voi.

E che con il tempo cancellino il feed Rss dal proprio lettore.

Come soluzione limite, se siete impossibilitati tecnicamente dal mantenere il lnk al feed Rss funzionante, dovreste almeno avere l’accortezza di pubblicare come ultima notizia nel vecchio feed un messaggio che avvisi l’utente della migrazione e del nuovo Url. Ma personalmente la considererei l’ultima spiaggia.

Il marketing degli Rss

Ho avuto modo di leggere “Unleash the Marketing & Publishing Power of RSS” di Rok Hrastnik. E’ un ebook che è possibile acquistare e scaricare, a un prezzo abbastanza impegnativo (circa 50 dollari).

Tra i pregi del testo va segnalato lo sforzo di coniugare i vantaggi dell’email con quelli dei feed Rss: non sono infatti in alternativa, ma è anzi possibile fare in modo che siano uno di traino all’altro.

I capitoli più interessanti sono però senza dubbio quelli che analizzano le diverse tipologie di flussi Rss che è possibile proporre sul sito, nonché le differenze tra le diverse tipologie di audience. In questa parte c’è tanto da imparare: rss generali, a segmento, personalizzati e molto altro.

Purtroppo alla professionalità di questa parte ne segue una molto monotona e pericolosa, in cui l’autore dà la parola a qualche esperto che cerca di convincervi su come farvi includere efficacemente dai motori di ricerca.

Alcuni suggerimenti sono anche validi, ma cominciare a dire che per essere indicizzati da Google dovete fare dei ping solo tra le cinque e mezza e le sei meno un quarto del pomeriggio è probabilmente eccessivo (anche se funzionasse).

Si tratta quindi di un testo molto valido per capire le opportunità previste dagli Rss e soprattutto per capire come poterli proporre nel vostro sito, scegliendo la modalità più adatta rispetto ai vostri contenuti e obiettivi, e soprattutto rispetto al vostro pubblico.

I feed Rss di Fucinaweb

I principali feed Rss di Fucinaweb sono divisi in

Chi fosse interessato solo ad alcune tipologie di interventi ha a disposizione flussi specifici per categoria:

Per un’introduzione ai concetti relativi ai flussi Rss e il loro utilizzo può essere di aiuto l’articolo “Le leggo tutte! Guida a feed rss e aggregatori” che ho scritto da Mytech. Per qualsiasi altro dubbio o richiesta, contattaci.