Information Architecture – Blueprints for the Web

Cominciano a comparire in libreria un certo numero di interessanti manuali rivolti al mondo dell’Information Architecture.

Questo testo, scritto da Christina Wodtke (una delle menti dietro a Boxes and Arrows), è un testo di introduzione alla materia, con diversi esempi concreti e un tono amabile, ma non per questo poco professionale.

Rispetto alla nuova versione del libro polare di Rosenfeld e Morville, “Blueprints for the Web” è quindi consigliato a chi ancora non conosce questa disciplina, o vuole capire se gli può essere utile nel lavoro di web designer.

L’inizio non è per la verità dei più teneri, e la Wodtke cerca subito di spazzare via alcuni preconcetti e falsi miti della professione, tenendo le distanze soprattutto da chi si professa guru (fin troppo esplicita l’allusione a Jakob Nielsen).

Uno dei temi centrali è il processo di sviluppo centrato sull’utente. Imparerete come mettervi nei panni dei lettori, creare scenari di utilizzo, ma anche come realizzare interviste e test sui prototipi, per provare prima che sia troppo tardi l’efficacia del vostro sito.

Altri capitoli classici (per un libro di Information Architecture) sono quelli relativi alla navigazione del sito e all’organizzazione e catalogazione delle informazioni. Ci è piaciuto molto l’esempio basato su The Mirror Project per illustrare cosa sono e a cosa servono i metadata. Ci siamo però resi conto che i nomi dei capitoli, sicuramente originali, non facilitano certo la rilettura mirata del manuale.

Molto ricca la rassegna delle tecniche che avete a disposizione per scarabocchiare (Drawing for Thinking) la progettazione dell’architettura. Si parla di Sitepath Diagramming, di Topic Mapping, Storyboard, Web Diagrams e Functional Specifications. Per quanto riguarda la documentazione (Drawing for Documenting), imparerete a realizzare Sitemap e Wireframe, anche adottando il vocabolario visuale di Jesse James Garrett.

Interessante ed istruttivo anche il caso studio di Digital Web Magazine. Christina è stata contattata per migliorarne l’architettura e svela passo passo il lavoro che l’ha vista coinvolta. Ci sarebbe addirittura piaciuto che avesse approfondito un po’ di più questo caso studio.

In breve

Il testo è un manuale introduttivo, snello, che non annoia e cerca di tenere viva l’attenzione del lettore con esempi sempre stimolanti e un buon caso studio. Volendo usare un gioco di parole, è l’Information Architecture del libro che ci ha lasciato un po’ perplessi: i titoli dei capitoli sono un po’ troppo criptici (soprattutto se cercate velocemente una spiegazione), e alcuni argomenti non sono ben collegati tra loro.

Informazioni

Information Architecture – Blueprints for the Web ¤ di Christina Wodtke ¤ pagine 350 ¤ prezzo 29.99 dollari ¤ edito da New Riders

Information Architecture for the World Wide Web – Second Edition

Il testo è stato tradotto in italiano da Hops Libri con il titolo di “Architettura dell’informazione per il World Wide Web”.

L’Information Architecture si occupa, tra le altre cose, della organizzazione e classificazione dei contenuti e della progettazione dei percorsi di navigazione e ricerca delle informazioni.

Questo in breve il contenuto dell’atteso seguito di “Information Architecture for the World Wide Web“, manuale scritto da Louis Rosenfeld e Peter Morville, vera e propria pietra miliare in questo campo.

Il ruolo dell’Information Architect è spesso frainteso o confuso con quello del web designer e la situazione non è migliorata dal 1998, anno in cui è stata scritta la prima versione del testo.

Per questo gli autori cercano di definire con chiarezza il compito dell’Information Architecture e l’ambito applicativo, sottolineando come si tratti di una disciplina i cui risultati, benché fondamentali, rimangono molto spesso nascosti sotto la punta dell’iceberg.

In particolare, nessuno nota l’Information Architecture se questa è realizzata efficacemente.

Rispetto alla precedente versione il testo è stato notevolmente espanso e affronta nel dettaglio tematiche prima solo accennate, come la definizione di un vocabolario controllato e l’uso dell’Information Architecture in azienda.

Si compone di 6 parti.

Introducing Information Architecture

Cos’è e cosa non è l’Information Architecture? Come si diventa Information Architect? Come illustrare agli altri il proprio lavoro?

Nella prima parte troverete le risposte a queste domande.

Basic Principles of Information Architecture

In questi capitoli gli autori spiegano come riconoscere l’Information Architecture osservando un sito e come decomporre le pagine in strutture realizzate dall’Information Architect.

Si entra poi nel vivo della disciplina, prendendo in considerazione le componenti dell’Information Architecture:

  • Organization Systems – Le tecniche per raggruppare e organizzare i contenuti
  • Labeling Systems – Una volta stabilite le categorie, è necessario etichettarle in modo consistente e preciso. Qui può entrare in gioco il “card sorting
  • Navigation Systems – In questo capitolo vengono analizzati i diversi tipi di navigazione: globale, locale, contestuale, ma anche supplementate, come le mappe del sito e gli indici.
  • Search – Anche la ricerca è un tipo di navigazione supplementare, ma vista la sua importanza gli autori le hanno dedicato un capitolo a parte, prelevabile dal sito di O’Reilly. Capitolo in cui si discute di come la ricerca non sia un compito affidato in toto alla tecnologia e di quali algoritmi adottare per il reperimento dei contenuti. Vengono poi analizzati i vantaggi di alcune interfacce di ricerca e si discute di come presentare il risultato agli utenti.
  • Thesauri, Controlled Vocabularies and Metadata – L’uso di queste tecniche consente di aumentare e controllare il numero e la quantità delle interconnessioni tra i diversi elementi del sito. La ricerca o selezione possono restituire all’utente anche quelli correlati.

Process and Methodology

Qui gli autori cercano di definire una metodologia di progetto per l’applicazione dell’Information Architecture, composta da:

  • Research – Analizzare il contesto del progetto (obiettivi, tecnologie, budget), gli utenti a cui è rivolto e il contenuto a disposizione
  • Strategy – È l’ossatura che definisce l’organizzazione del sito (macro livello)
  • Design – La strategia viene consolidata e approfondita, così da creare diagrammi dettagliati a livello di pagina

Information Architecture in Practice

Questa è una breve sezione che descrive le caratteristiche di un buon Information Architect e di un ipotetico gruppo che si occupi di Information Architecture. Vengono passati in rassegna gli strumenti oggi disponibili per automatizzare la definizione delle categorie e la stesura dei diagrammi.

Information Architecture in the Organization

In questi capitoli gli autori illustrano i vantaggi che l’Information Architecture porta all’azienda e di come argomentare il paradigma “You must sell” presso il cliente, calando l’Information Architecture nella strategia aziendale.

Case Studies

Chiudono il testo due ottimi casi studio, uno relativo all’intranet Microsoft (MSWeb) e uno a evolt.org, sito che raccoglie i contributi volontari di designer e sviluppatori web.

Pro

  • Un testo fondamentale per capire il ruolo e l’importanza dell’Information Architecture
  • Contiene due ricchi casi studio
  • Jakob Nielsen nella prefazione e gli stessi autori nel testo sottolineano il ruolo dell’Information Architecture anche per l’organizzazione del vivere quotidiano

Contro

  • Peccato aver relegato i casi studio agli ultimi capitoli e non averli esaminati nel corso del testo, che rimane un po’ troppo teorico

Capitoli gratuiti

Grazie ad un nostro accordo con la casa editrice O’Reilly avete la possibilità di scaricare un intero capitolo in esclusiva. Si tratta del capitolo 9, Thesauri, Controlled Vocabularies, and Metadata. E’ una delle più importanti novità presenti in questa seconda edizione. Leggendolo capirete come è possibile classificare e collegare le informazioni presenti in un sito. Imperdibile.

From Information Architecture for the World Wide Web, Isbn 0-596-00035-9, chapter 9. Copyright © 2002 O’Reilly & Associates, Inc. Reproduced with permission of O’Reilly.

Scarica il capitolo “Thesauri, Controlled Vocabularies, and Metadata” [Pdf, 2 MByte]

Sulla rete è poi possibile leggere o scaricare altri capitoli del testo. Ecco quelli che siamo riusciti a trovare:

Informazioni

Architettura dell’informazione per il World Wide Web Seconda Edizione (titolo originale Information Architecture for the World Wide Web – Second Edition) ¤ di Louis Rosenfeld e Peter Morville ¤ 460 pagine ¤ prezzo 42.90 euro ¤ edito da Hops Libri (editore originale O’Reilly)

L’Information Architecture nel 2002 – Intervista a Louis Rosenfeld e Peter Morville

  1. Parlateci di voi [Risposta 1]
  2. In cosa differisce questa seconda edizione rispetto alla precedente? Quali sono gli argomenti affrontati? È previsto un sito collegato al libro? [Risposta 2]
  3. È cambiata l’Information Architecture dal 1998, anno in cui avete scritto la prima edizione? [Risposta 3]
  4. Qual è il ruolo dell’Information Architecture nel campo della User Experience? [Risposta 4]
  5. Non ci sono molti software che aiutano a progettare l’Information Architecture di un sito. Solitamente vengono usati Powerpoint, Visio o Denim. Quali strumenti vi sentite di consigliare? [Risposta 5]
  6. Potete illustrarci qualche esempio di sito che faccia un uso efficace dell’Information Architecture? [Risposta 6]

Parlateci di voi

Peter Morville

Sono presidente di Semantic Studios [nuova finestra], una società di consulenza specializzata in strategia e Information Architecture. La mia biografia [nuova finestra] è disponibile online.

Louis Rosenfeld

Sono un esperto indipendente che si occupa di Information Architecture, sono cioè un factotum: insegno, tengo corsi, faccio consulenza (soprattutto per grandi aziende) e ho anche il mio blog [nuova finestra]. Anche i miei biografia e curriculum [nuova finestra] sono disponibile online.

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In cosa differisce questa seconda edizione rispetto alla precedente? Quali sono gli argomenti affrontati? È previsto un sito collegato al libro?

La seconda edizione è molto più corposa rispetto alla prima: è grande più del doppio (circa 500 pagine). Non ci eravamo prefissi di scrivere un manuale più lungo, ma abbiamo imparato così tante nuove cose negli ultimi quattro anni, che alla fine il risultato è stato questo.

Nella nuova edizione si parla di Information Architecture per le aziende, di strategia aziendale e di progettazione di dizionari e vocabolari. Abbiamo anche aggiunto alcuni casi studio analizzati in profondità (una intranet aziendale e una comunità online), che illustrano le applicazioni dell’Information Architecture alla realtà.

Non abbiamo previsto un sito web specifico per il libro. Il blog [nuova finestra] di Lou e gli articoli di Peter [nuova finestra] sono i posti in cui condividiamo nuove idee ed esperienze.

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È cambiata l’Information Architecture dal 1998, anno in cui avete scritto la prima edizione?

Siamo diventati una comunità di professionisti che condividono idee e metodologie. La mailing list SIGIA-L [nuova finestra] e i summit ASIS&T Information Architecture [nuova finestra] hanno permesso agli Information Architect di incontrarsi.

L’enfasi si è spostata dalla progettazione di nuovi siti (prima del 1998) alla riprogettazione (redesign) di siti esistenti. Questo ha permesso di sviluppare una metodologia che incorpora l’analisi dei contenuti, i test sugli utenti e lo sviluppo di un vocabolario controllato.

Come Information Architect, cerchiamo di spingerci al di là dei tradizionali limiti della nostra materia. Anche se abbiamo lavorato nel campo dell’educazione e dell’informatica, cerchiamo continuamente spunto da altre aree. Strategia aziendale, knowledge management, analisi delle reti sociali sono alcune delle discipline che ci interessano e ci influenzano.

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Qual è il ruolo dell’Information Architecture nel campo della User Experience?

L’Information Architect struttura e organizza i siti web, le intranet e gli altri sistemi di informazione.

Si concentra più sui siti che sulle pagine, sulla foresta più che sugli alberi. Sottolinea l’importanza di far trovare quello all’utente quello che cerca, così approfondisce l’uso delle metodologie che aiutano gli utenti nell’effettuare ricerche e nel navigare le informazioni nel miglior modo possibile.

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Non ci sono molti software che aiutano a progettare l’Information Architecture di un sito. Solitamente vengono usati Powerpoint, Visio o Denim. Quali strumenti vi sentite di consigliare?

Programmi di uso comune, come Visio per il Pc e Omnigraffle per Mac sono sempre stati i nostri preferiti per creare mappe e gabbie di un sito.

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Potete illustrarci qualche esempio di sito che faccia un uso efficace dell’Information Architecture?

Non c’è un sito che ci piaccia completamente, ma ci sono aspetti di siti che potremmo definire eccezionali:

  • Epicurious [nuova finestra], ad esempio, usa un tipo di classificazione (faceted classification) per il suo database di ricette, che le rende estremamente semplici da cercare e da filtrare.
  • Google [nuova finestra] è un successo perché applica in modo intelligente una ricca combinazione di algoritmi per il recupero delle informazioni, riuscendo a rendere la ricerca sul web un compito focalizzato e che va dritto al sodo.
  • Research Index [nuova finestra] non è esteticamente bello, ma usa i collegamenti con le citazioni in modo abbastanza potente: trovato un articolo, ci sono molto modi interessanti di trovare documenti simili.
  • Anche Amazon [nuova finestra] dispone di un’Information Architecture molto interessante, fin troppo per parlarne in questo poco spazio.

Alcuni dei migliori esempi li abbiamo trovati nelle intranet che, sfortunatamente, sono realtà private. In questa nuova edizione del libro analizziamo una delle nostre intranet preferite, MSWeb di Microsoft.

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