Singolare l’intervento di Gerry McGovern nel suo blog.Paragona designer e sviluppatori di un sito a si cani e chi si preoccupa della gestione ordinaria ai gatti.
Secondo McGovern chi realizza il sito è un cane, perché un cane dà sempre il benvenuto e crede che ogni idea sia una buona idea: ti seguirà senza fare troppe storie per una nuova o piccola avventura.
Ecco allora che il sito viene visto come un attico infinito, in cui c’è posto per tutto: per ogni tipo di contenuto, per qualsiasi percorso di navigazione, per homepage che visualizzano tutto quello che è disponibile. I cani sono anche affascinati dalla tecnologia che impiegano a occhi chiusi, come fosse un osso succulento.
Chi gestisce il sito, invece, ha lo spirito di un gatto. Non pensano certo di doversi rivedere le montagne di contenuto che possono essere ospitate nel sito e scutono la testa davanti alla miriade di percorsi di navigazione che fa perdere la bussola ai visitatori.
La conclusione: abbiamo bisogno dell’entusiamo dei cani, ma anche di far partecipare i gatti alle riunioni di progetto.
Sarà, mi semba una visione un po’ troppo semplice, ma soprattutto legata al concetto di web di una decina di anni fa.