Imified è probabilmente uno dei tanti servizi web 2.0 dal futuro (economico) incerto. Permette di memorizzare note e appuntamenti inviando messaggi (con Google Talk, MSN Messenger, Yahoo! Messenger, ecc.) a un software nascosto sotto le spoglie di un utente IM e che risponde a tono, sempre via messaggi, alle richieste.
Ma la cosa interessante non è tanto il servizio, quanto la procedura di registrazione che è quasi inesistente. Dal momento in cui si è aggiunto l’utente Imified alla propria rubrica e si è inviato il primo messaggio siamo infatti già diventati utenti del sistema, senza username o password di sorta e quindi senza quasi accorgersene. E questo è sufficiente non solo per utilizzare il servizio via IM, ma anche per personalizzare e configurare il proprio account attraverso una opportuna pagina web.
Che sia una lezione per gran parte delle procedure di registrazione che si vedono in giro, oppure c’è qualche problema di sicurezza e privacy che gli inventori di Imified hanno forse sottovalutato?
Buona segnalazione. Guardo con interesse a questi servizi basati su IM bots (vedi anche Twitter, Safiboo, Makebot). Non so se entusiasmino anche i “non smanettoni”, ma vedendo quanta gente usa Messenger viene da pensare che sia una strada su cui si può puntare. Certo è una modalità di interazione che va esplorata e migliorata: nel caso di IMfied non è perfetta.
Per quanto riguarda la registrazione innesistente è sicuramente un punto a favore del servizio e secondo me non è cosi rischiosa. Un altro servizio molto utile che ho scoperto di recente e che non prevede la registrazione (in quanto si usa come per IMfied il tuo account IM) è Upscoop.