Ogni volta che Steve Jobs sta per proferire verbo riguardo alle imminenti novità Mac, il sito di commercio elettronico di Apple viene messo offline.
“We are busy updating the store for you and will be back shortly”, cioè “Siamo impegnati a aggiornare il negozio e torneremo presto”.
Interessante, ma sarà vero? Ne dubito.
Ho cominciato ad avere a che fare con siti di grosse dimensioni qualche anno fa, quando né a me né alla mia azienda erano chiari quali fossero l’impegno e le competenze necessarie per garantire alti livelli di servizio. Ricordo che sfortuna ne abbiamo avuta tanta: prestazioni deludenti, memory leak, aumenti di traffico senza apparente logica. Di tutto, ma non è mai successo che per caricare alcune foto e alcune righe in una tabella, cioè per presentare 4 nuovi prodotti, abbiamo scelto di mettere offline il sito di commercio elettronico per ore.
Esistono molte strategie a disposizione per evitarlo, software e hardware, anche per realtà di piccole dimensioni: bilanciatori, ambienti di stage, repliche di base dati. Quella del sito Apple in aggiornamento è quasi sicuramente una strategia di marketing, e anche piuttosto ben riuscita, considerando che da anni le sezioni “in lavorazione” dei siti sono considerate pessime soluzioni.
L’altro giorno, leggendo i diversi interventi dopo l’ennesimo offline, c’era chi sospettava il rilascio di numerosi nuovi prodotti da parte di Apple, perché “il negozio era irraggiungibile per più tempo rispetto al solito”. Io, invece, sono più propenso a credere a un ritardo dei tecnici web Apple di ritorno dal bar dove hanno passato gran parte della mattinata, in attesa di premere il bottone che fa tornare il negozio online…
E’ sicuramente una strategia di marketing. Al 102%.
Anche per me e’ una strategia di marketing e anche ben riuscita direi. L’attesa e il mistero, fa indubbiamente crescere il desiderio di essere i primi a scoprire i nuovi gioielli della mela morsicata. Il sito e’ comunque tornato online appena Mr. Jobs ha terminato di parlare e presentare i nuovi prodotti. Piu che di ritardo parlerei di tempestica perfetta. Tutto calcolato, of course!
Concordo, è marketing (come giustamente detto non ci sarebbero motivi tecnici), lo hanno sempre fatto e devo dire che ha sempre funzionato… insomma, la suspance va infoiata per eventi del genere :)
Sinceramente non ci avevo mai pensato, ma la probabilità che sia davvero una strategia di marketing è alta. Bello spunto di riflessione :)
Non avevo mai notato questa cosa, ma mi trovo d’accordo sul fatto che sia una buona strategia di marketing. Tipico di Apple saper creare attesa sui propri prodotti e sul proprio marchio. Basti pensare alla strategia del periodo recente (non seguo Apple da sempre…) di sfornare ogni anno un prodotto che sia innovativo e sorprendente. Ed ogni anno la platea è lì a chiedersi quale sarà la novità, azzardando ipotesi e diffondendo voci che molto comodo fanno alla notorietà e al successo del brand.