Si è verificato un errore sconosciuto

Molti dei fortunati (o sfortunati, dipende dai punti di vista) che hanno acquistato un Iphone lo scorso Venerdì hanno riscontrato diversi problemi in fase di attivazione.

La causa è stata il carico dei server oppure qualcosa che non ha funzionato nel software di verifica del sito. Sarebbe bene che situazioni come questa non accadessero mai, ma sono convinto che per quanti test vengano compiuti, la realtà sia sempre più complessa.

Mi lascia però perplesso la superficialità con cui spesso vengono gestite le condizioni di errore. Il messaggio restituito a video era:

Non posso completare la richiesta ITunes Store. Si è verificato un errore sconosciuto (-9838).

Una risposta come questa è inaccettabile, perché

  • non permette all’utente di capire se il problema è nell’Iphone o nel processo di attivazione
  • non indica se si tratti di un problema momentaneo (il server è troppo carico) o permanente
  • è inutile sotto ogni punto di vista (sconosciuto? -9838 ?)
Una delle cattive abitudini nello sviluppo del software è che la gestione dei messaggi di errore viene spesso lasciata per ultima. Tanto andrà sempre tutto per il meglio, giusto?

Torneremo presto online

Ogni volta che Steve Jobs sta per proferire verbo riguardo alle imminenti novità Mac, il sito di commercio elettronico di Apple viene messo offline.

“We are busy updating the store for you and will be back shortly”, cioè “Siamo impegnati a aggiornare il negozio e torneremo presto”.

Interessante, ma sarà vero? Ne dubito.

Ho cominciato ad avere a che fare con siti di grosse dimensioni qualche anno fa, quando né a me né alla mia azienda erano chiari quali fossero l’impegno e le competenze necessarie per garantire alti livelli di servizio. Ricordo che sfortuna ne abbiamo avuta tanta: prestazioni deludenti, memory leak, aumenti di traffico senza apparente logica. Di tutto, ma non è mai successo che per caricare alcune foto e alcune righe in una tabella, cioè per presentare 4 nuovi prodotti, abbiamo scelto di mettere offline il sito di commercio elettronico per ore.

Esistono molte strategie a disposizione per evitarlo, software e hardware, anche per realtà di piccole dimensioni: bilanciatori, ambienti di stage, repliche di base dati. Quella del sito Apple in aggiornamento è quasi sicuramente una strategia di marketing, e anche piuttosto ben riuscita, considerando che da anni le sezioni “in lavorazione” dei siti sono considerate pessime soluzioni.

L’altro giorno, leggendo i diversi interventi dopo l’ennesimo offline, c’era chi sospettava il rilascio di numerosi nuovi prodotti da parte di Apple, perché “il negozio era irraggiungibile per più tempo rispetto al solito”. Io, invece, sono più propenso a credere a un ritardo dei tecnici web Apple di ritorno dal bar dove hanno passato gran parte della mattinata, in attesa di premere il bottone che fa tornare il negozio online…