Real World Asp.Net: Building a Content Management System

Abbiamo già avuto modo di occuparci di un manuale riguardante i Content Management Systems, il cui approccio è poco tecnico e rivolto soprattutto ai project manager.

Questo manuale, invece, utilizza la tecnologia Asp.Net per realizzare un completo sistema per la gestione dei contenuti, che è anche disponibile online.

E’ quindi un testo indicato agli sviluppatori che vogliono analizzare un caso reale per utilizzarlo come base per il proprio sistema.

In effetti l’esempio, anche se completo, non può essere paragonato ad un Cms come quelli disponibili in commercio. Fa bene l’autore a lamentarsi per il costo esagerato di questi sistemi, ma il suo prodotto ha comunque valenza esclusivamente didattica.

Il testo comincia con una presentazioni delle caratteristiche e dei componenti di un Cms, per poi affrontare Asp.Net introducendo le componenti principali della piattaforma. Solo nell’ultima parte è analizzato il progetto, chiamato Cms.Net.

Ed è in effetti questo il limite del testo: sarebbe stato meglio dare per scontata almeno l’introduzione ad Asp.Net e presentare un esempio più completo.

La presentazione dei Cms è comunque realizzata molto bene e vi potrà tornare utile qualunque implementazione decidiate di realizzare.

Pro

  • Buona l’introduzione teorica ai Cms

Contro

  • Sarebbe stato meglio dare per acquisita la tecnologia Asp.Net e concentrarsi da subito sul progetto Cms.Net

Informazioni

Real World Asp.Net: Bulding a Content Management System ¤ di Stephen R.G. Fraser ¤ lingua inglese ¤ pagine 500 ¤ prezzo 49.95 dollari ¤ edito da Apress

Sito del manuale [nuova finestra] (scheda, errata, capitolo gratuito)

Usable Forms for the Web

Le form rappresentano uno dei momenti di interattività più intensi con l’utente e per questo la loro progettazione e costruzione devono essere studiati fin nei minimi particolari.

Questo testo, dal titolo un po’ ingannevole, vi aiuta a:

  • capire il ruolo delle form (cosa ottenere e in che modo)
  • saper scegliere tra i diversi elementi di una form (radio button, check box, select, ecc.) per capire quale usare in quale contesto
  • realizzare programmi in Php e Asp, nonché animazioni Flash che fanno uso di form
  • controllare l’input dell’utente, sia lato client, sia lato server

Accessibilità

Un capitolo del testo, dal titolo “Designing Usable Forms“, si concentra sull’accessibilità delle form ed indica i tag in aiuto allo sviluppatore, come fieldset, legend e label.

Sono anche presentati alcuni approcci che consentono di migliorare il layout e renderlo allo stesso tempo più accessibile. Un esempio è dato dall’inclusione di parti Javascript così da selezionare un radio button non solo cliccando sul piccolo cerchio, ma anche sul testo che lo accompagna.

Peccato che quanto detto in queste pagine non venga poi applicato agli esempi degli altri capitoli.

Le form e le applicazioni web

Come piattaforme per lo sviluppo di form sono prediletti Asp e Php, di cui sono presentate delle piccole, ma complete applicazioni.

Particolarmente interessante lo studio dei diversi approcci che consentono di suddividere una form in più pagine e di mantenere lo stato.

Nel testo si parla anche di ASP.NET, ma si vede chiaramente come si tratti di un’aggiunta dell’ultimo momento.

Controllo dell’input

Tra i capitoli meglio riusciti c’è quello che illustra le tecniche per convalidare l’input dell’utente.

Il capitolo è diviso in due parti:

  • lato client: come utilizzare Javascript per verificare che tutti i campi obbligatori siano stati compilati e come utilizzare le espressioni regolari per verificare che l’input soddisfi certe caratteristiche
  • lato server: in che modo è possibile verificare i dati inseriti con Php e Asp

Apprezzabile l’approccio degli autori: tutti gli esempi funzionano non solo con le versioni 5+ dei browser, ma anche con le versioni più datate.

Le funzioni presentate sono molto generali e funzioneranno senza troppe modifiche anche nei vostri programmi.

Capitolo gratuito

Un intero capitolo, non presente nel manuale e che parla di applicazioni Javascript realizzate impiegando le form, è disponibile online e scaricabile gratuitamente [Pdf – 620 Kbyte].

Pro

  • il codice funziona con tutti i browser dalle versioni 4+
  • gli esempi realizzati sono completi e molto generali: sono richieste poche modifiche e possono già essere utilizzati
  • buono l’approccio adottato, che prevede la suddivisione delle form in più pagine di cui viene mantenuto lo stato

Contro

  • l’accessibilità web è il tema di in un intero capitolo, ma viene dimenticata in tutti gli altri

Informazioni

Usable Form for the Web ¤ di Andy Beaumont, Jon James, Jon Stephens, Chris Ullman ¤ 380 pagine ¤ prezzo 24.99 dollari ¤ lingua inglese ¤ edito da glasshaus

Content Management

  • Perché non s’intitola “Web Content Management“, come il sito a cui fa riferimento?
  • Perché non ci sono i link per i siti di riferimento, magari con un piccolo sommario, come prevede Alessandro Lucchini (il curatore del libro)?
  • Perché l’obiettivo è andare oltre a Jakob Nielsen, superare l’era guru, e poi nessun intervento riesce a dire qualcosa di più di quello che già si è detto?

Il proposito è di andare oltre la fase di studio del web content, per vedere nella pratica quali sono i problemi e come vengono affrontati.

Bene, allora dateci più esempi pratici, più case history, più dettagli, dati e informazioni. Qualcosa del genere si può trovare negli interventi degli esperti del settore, ma spesso hanno poco spazio a disposizione e la trattazione è superficiale.

Nella prefazione si legge che l’intento del libro è che diventi uno strumento di riflessione per la nuova generazione di content manager. Può effettivamente essere uno strumento da cui partire, poiché la panoramica sul web content è ampia, non sempre riesce a scendere nei particolari, ma certo non si può prescindere da questi concetti.

Comprendiamo i dubbi di Giovanni Porzio, l’avvocato del diavolo di questo testo, ma vogliamo essere ottimisti.

  • E’ pur vero che chi scrive i contenuti dei siti italiani il più delle volte non conosce nemmeno gli elementi basilari di una comunicazione usabile
  • E’ ancor più vero che sono poche le aziende in Italia disposte ad assumere una persona per la gestione editoriale del proprio sito, mentre le web agency, eccetto le più grandi, arrancano con il personale al minimo, i programmatori
  • È vero che dietro il free-lance ci sono migliaia di ore di lavoro non pagate e che spesso le collaborazioni sono il fanalino di coda, seppure rilevanti numericamente, dell’editoria online.

Ma vogliamo essere ottimisti e crediamo che finché ci saranno corsi e master come quello di Ateneo Multimediale e pubblicazioni come Content Management, si potrà diffondere la consapevolezza della comunicazione in Internet.

In conclusione, è dalla formazione e dalle sue emanazioni che si crea la cultura della comunicazione online e di Internet non possiamo farne a meno e dobbiamo imparare a gestirlo: cominciamo da Content Management (un consiglio rivolto a tutti gli addetti, non solo i web content manager).

Informazioni

Content Management – Progettare, produrre e gestire i contenuti per il Web ¤ a cura di Alessandro Lucchini ¤ pagine 416 ¤ prezzo 23.00 euro ¤ edito da Apogeo