Bene, anche Feedburner fa parte della famiglia Google, oltre ad altre 3/4 società acquisite nella scorsa settimana.
Una corsa che non sembra destinata a fermarsi a breve e che fa riflettere sul potere di questa azienda. Siamo arrivati al punto che, se mai ne valesse la pena, Google sarebbe in grado di risalire a più informazioni sul mio conto di quanto possono i mei amici, datori di lavoro, ma anche familiari.
Google (con la ricerca, Google Reader, Gmail e ora Feedburner) è teoricamente in grado di sapere, perfettamente:
- dove vivo
- dove vado in vacanza e dove sono stato
- quanto tempo passo a navigare in ufficio e quanto a lavorare
- per chi voto
- se scarico materiale vietato ai minori o pirata
- cosa acquisto online e come
- quanto sono “influente” in internet e quanto successo hanno i siti che gestisco
- quanto sono bravo “tecnicamente”, quanto ho bisogno di internet per cercare quello che non so
- se ho amici, dove sono, come li contatto, in che rapporti sono
- cosa leggo
- cosa farò domani, la prossima settimana, il prossimo mese
e molto, molto altro. Mi chiedo però a che costo possa risalire a tutto questo e, quindi, quali discriminanti possa usare per decidere quando operare in tal senso.