I nemici dell’usabilità

In un suo recente articolo intitolato “Enemies of Usability“, Peter Morville (autore, insieme a Louis Rosenfeld, di Information Architecture for the Word Wide Web), analizza i motivi che conducono alla realizzazione di prodotti e servizi non usabili.

Tra i nemici dell’usabilità ci sono:

  • l’ignoranza di chi non ha le competenze necessarie
  • il profitto, che fa accantonare i buoni propositi di realizzare prodotti usabili

Probabilmente nulla che non sapessimo di già, ma la conclusione di Morville è ottimista: l’usabilità sta conquistando la vittoria.

Usability: The Site Speaks for Itself

Se pensate che l’usabilità web sia poco più di una teoria e vi addormentate non appena leggete il nome di Jakob Nielsen, questo manuale firmato Glasshaus vi potrebbe far cambiare idea.

Si tratta infatti di sei casi studio che presentano alcuni famosi siti web e ne analizzano il design e le scelte progettuali.

I nostri interlocutori sono i designer e i project manager di questi siti e l’impressione è in effetti di trovarsi con loro a prendere il caffè, mentre raccontano le loro vicissitudini, le loro progettazioni e le loro implementazioni.

Questi colleghi non si vergognano dei loro errori, ma in tutta onestà vi indicano limiti passati ed attuali dei siti, scoperti grazie ai feedback degli utenti, e vi illustrano i redesign che hanno previsto. Vivrete la creazione e la progettazione del sito insieme a loro.

Se non lavorate direttamente per un’agenzia web, capirete anche quanto sia importante coinvolgere tutta la struttura prima di affidarsi in toto a degli esterni, che quasi mai riescono a percepire le vostre esigenze e tramutarle in un sito.

È un libro molto utile e ben realizzato, di quelli che “accendono diverse lampadine in testa” e suggeriscono molte soluzioni.

Il titolo è quasi troppo restrittivo: il leit motiv è sicuramente l’usabilità, ma si parla anche di design e a volte perfino di accessibilità web. Non solo usabilità quindi, ma anche di come il processo di realizzazione di un sito web varia in seguito alla esigenze degli utenti e alle risorse disponibili.

I siti presentati sono:

  • eBay
  • BBC News
  • evolt.org
  • SynFonts
  • Economist.com
  • MetaFilter

Anche se si parla di casi studio, di teorico c’è ben poco. I template del sito sono analizzati e ne sono motivate le scelte progettuali e architetturali, l’evoluzione del design nel corso dei mesi e i risultati raggiunti.

Ci è piaciuto molto, più di tutti gli altri, il caso di evolt.org. Si tratta di una comunità di sviluppatori web che condivide articoli ed esperienze.
Le scelte progettuali, il non voler sacrificare usabilità ed accessibilità, il design liquido e gli accorgimenti fin quasi paranoici, ne fanno un caso da studiare e per quanto possibile da imitare.

È infatti un esempio che ha molto da insegnare a chiunque voglia realizzare siti che siano nello stesso tempo:

  • usabili
  • accessibili
  • visualizzabili su un buon numero di piattaforme

Informazioni

Usability: The Site Speaks for Itself ¤ di Braun, Gadney, Haughey, Roselli, Synstelien, Walter, Wertheimer ¤ pagine 280 ¤ prezzo 49.99 dollari ¤ lingua inglese ¤ edito da Glasshaus

Gli utenti e i caratteri

Jakob Nielsen nell’ultimo numero della sua Alertbox se la prende con i costruttori di browser, rei di non consentire agli utenti di modificare efficacemente le dimensioni dei caratteri.

E’ proprio così, come abbiamo avuto modo di parlare nella quinta puntata del nostro corso di accessibilità web.

Jakob rimpiange i bei tempi di Internet Explorer 4, tanto che se ne esce con un:

Mr. Gates, please give us back the good design you shipped in IE4 for the Mac.