Il design d’interfaccia nel web 2.0

Ho appena finito di leggere Designing Interfaces, pubblicato per i tipi di O’Reilly da Jenifer Tidwell.

Un must per chiunque si trovi a dover progettare un’applicazione, sia essa desktop, web, o web 2.0 e necessiti di qualche spunto o suggerimento. Si tratta in particolare di un insieme di pattern, ovvero soluzioni a semplici e comuni problematiche raggruppate per categoria:

  • Organizzazione del contenuto
  • Navigazione
  • Layout di pagina
  • Azioni e comandi
  • Tabelle e dati complessi
  • Form e controlli
  • Editors
  • Estetica

Non è quindi un testo dedicato esclusivamente a chi lavora con il web. Tutt’altro. Molti degli esempi riguardano infatti normali applicazioni desktop. Ma il probabile successo di Ajax è destinato a far avvicinare il design di interfaccia web a quello delle normali applicazioni; motivo in più per procurarsi questo testo.

Ma anche senza acquistarlo potete trarre beneficio da due risorse disponibili gratuitamente. Prima di tutto un capitolo gratuito, uno dei più interessanti, dedicato al layout di pagina.

E’ però soprattutto utile il sito del libro, perché vi troverete una buona selezione dei pattern presentati nel testo. Più di così…

Designing Interfaces – di Jenifer Tidwell – O’Reilly

Registrazione e identità online

Progettare un sistema di registrazione online è una delle sfide più affascinanti per chi lavora sul web, soprattutto se viene realizzata per siti che cercano di costruire una community di utenti.

Più volte ho pensato di scrivere qualcosa sull’argomento, ma ho sempre abbandonato l’intento per un dubbio relativo al punto da cui cominciare.

Mi ha fatto allora piacere che John Grohol si sia fatto invece avanti, pubblicando per Alistapart “Anonymity and Online Community: Identity Matters“, una buona introduzione.

Vi lascio al suo articolo per i dettagli, riportando qui alcuni dei tratti essenziali:

  • se dedicete di far partecipare gli utenti in forma completamente anomima, valutate almeno se sia il caso di far votare i diversi contenuti, così da dare visibilità ai migliori (e scremare il resto)
  • chiedere uno username in fase di registrazione partecipa a creare un senso di reputazione e credibilità
  • chiarite subito quali sono i benefici che si hanno nel registrarsi
  • la registrazione deve essere semplice, poche domande, le indispensabili
  • la registrazione è una piccola barriera utile per filtrare chi non porterebbe valore al dialogo
  • non sempre ha senso verificare l’email dell’utente

Un esempio di perfetta integrazione

Non penso di essere l’unico a prendere appunti quando trovo un sito con una buona idea, una di quelle che reputo possa tornarmi utile in futuro.

L’ultima volta è successo quando mi sono collegato, dopo qualche mese, al mio account su Flickr, il bellissimo servizio di confivisione foto recentemente acquisito da Yahoo!.

E ho subito capito che Flickr fa parte della famiglia Yahoo!, visto da chi sono stato accolto, ovvero da una schermata che mi ha informato come il mio indirizzo di posta elettronica fosse presente sia nel database di Flickr, sia in quello di Yahoo!.

Yahoo! mi presenta questa schermata fondamentalmente a mio vantaggio: mi dà la possibilità di legare le mie informazioni su Flickr con l’account di Yahoo!. E lo dice.

Unire un account Flickr e Yahoo! - 1

A me la cosa sta tutto sommato bene, per decido di preseguire. Click.

Conferma di iscrizione con dettaglio operazioni

La schermata informa su quello che sta per succedere, con eventuali limitazioni e un dettaglio delle utenze coinvolte. Notate la pulizia della schermata e i punti elenco alla fine, impossibili da tralasciare. L’utente dispone ora di ogni informazione riguardo a quello che succederà. Poiché infatti non è (almeno ancora) così frequente che due sistemi con registrazioni diversi si integrino in questo modo, è importante spiegare bene al visitatore cosa sta succedendo.

Vi accorgerete anche che tutto sommato di vantaggi in questa operazione ne ha anche Yahoo!, poiché per tutti i dati che avete lasciato a Flickr da questo momento in poi varranno le regole decise da Yahoo!

Operazione conclusa

Ecco infine una conferma che tutto si è svolto nel migliore dei modi, con un riepilogo di quello che è successo e come comportarsi d’ora in avanti.

Dal punto di vista di interazione con l’utente questo esempio non è in realtà nulla di stratosferico, e proprio per questo mi colpisce la semplicità con cui è stato affrontato a livello di intefaccia utente un argomento non banale, come la “migrazione” o – meglio – la condivisione di utenti tra due sistemi che sono nati in realtà distinte. Non oso immaginare come altri (io tra questi) avrebbero progettato la stessa procedura

Il tutto si chiude con un’email che ho ricevuto, e che spiritosamente ringrazia in questo modo:

Thanks, and we hope you enjoy the
sign-on-to-everything-in-one-place goodness!