Il Colore nel Web

Se vi trovate alle prese con il design di un sito, ma il vostro titolo di studio non cade nell’area artistica, avete tra le altre cose bisogno di qualche nozione sull’uso del colore.

In una puntata del corso di web design abbiamo già avuto modo di soffermarci sulle tecniche del colore.

Questo manuale introduce la teoria dei colori (colori addittivi, sottrattivi, primari e secondari, proprietà del colore) per poi passare all’uso del colore nel web.

Si analizzano le differenze cromatiche tra il mondo Windows e Macintosh e la “safe palette“, i 216 colori con (approssimativamente) la stessa resa su tutte le piattaforme.

Sono anche presentati i formati grafici più utilizzati, Gif e Jpeg, e il loro impiego.

Pro

  • breve, ma efficace analisi alla teoria del colore
  • utili consigli sui compromessi della grafica tra Windows e Mac

Contro

  • molte pagine piene di tabelle di palette, ma che possono solo approssimare il colore del monitor

Informazioni

Il Colore nel Web (titolo originale Color for Website) ¤ di Molly E. Holzschlag ¤ pagine 180 ¤ prezzo 35.64 euro ¤ edito da Apogeo (editore originale Rotovision) ¤ pubblicato nel 2001

Web Redesign

Kelly Goto e Emily Corter promettono, con questa guida, di fornire una metodologia per il redesign di siti.

L’argomento è sicuramente interessante: data la quantità di siti in circolazione, prima o poi vi verrà richiesto di “mettere mano” a qualcosa di esistente.

Visto il titolo, potreste pensare che si tratti di una guida rivolta ai designer web, mentre in realtà le autrici espongono una metodologia rivolta essenzialmente al project manager.

Si parte infatti dalla definizione del progetto, si presegue con gli incontri dei clienti, l’analisi delle specifiche, per arrivare alla ristrutturazione del sito vero e proprio e al lancio. È in poche parole un’utile introduzione per capire come dovrebbe essere organizzato un progetto web di medie o grosse dimensioni, ricco di spunti sulla documentazione da preparare, i moduli da consegnare al cliente e le professionalità coivolte.

Ma non riguarda il redesign, se non marginalmente. È una vera e propria guida al project manager di siti. Da un manuale al redesign ci saremmo infatti aspettate delle linee guida che evidenziassero in cosa la riprogettazione di un sito si differenzia rispetto al design, quali sono i punti di facile intervento, quali potrebbero essere gli obiettivi a medio e lungo termine, ecc.

Si parla di come costruire i template, delle tecniche di verifica multipiattaforma, di scelta dei colori e di compatibilità. Ma manca del tutto una parte che parli dell’integrazione con tecnologie di back-end, cioè database e applicativi, come le autrici stesse riconoscono. Non occorreva spingersi nel tecnico, ma qualche indicazione su come realizzare template che si sposino con un applicativo avrebbe aiutato.

Pro

  • offre una panoramica completa dello sviluppo web anche ai non tecnici
  • ottimo il numero di moduli già pronti all’uso

Contro

  • parla di design e non di redesign
  • superficiale in alcuni punti
  • non affronta l’integrazione con sistemi quali database e applicativi

Informazioni

Web Redesign – Strumenti e metodi per la riprogettazione di un sito web (titolo originale Web RedesignWorkflow that works) ¤ di Kelly Goto e Emily Cotler ¤ pagine 250 ¤ prezzo 36.00 euro ¤ edito da Apogeo (editore originale New Riders) ¤ pubblicato a Marzo 2002

Il template grafico per il web

Il mondo web è molto giovane e come tutti i giovani presenta numerosi pregi ma anche altrettanti difetti.

La sua immaturità è evidente, pensiamo solo a quante differenze presentano tra loro gli stessi browser che quotidianamente utilizziamo per muoverci attraverso la rete.

Chiunque abbia avuto la curiosità di provare a guardare lo stesso sito usando Netscape o Internet Explorer, da un Macintosh oppure da un comunissimo Pc, a volte sarà arrivato quasi a chiedersi se quella che stava guardando era la stessa pagina.

Mancanza di standard consolidati

Ciò è dovuto senz’altro in buona misura all’assenza e all’ambiguità degli standard dei diversi linguaggi di programmazione, nati a volte per altre applicazioni. Il risultato è la creazione di una vera e propria giungla all’interno della quale diventa difficile muoversi con agilità.

In questa sede non abbiamo certo la presunzione di voler risolvere in un colpo solo tutti i problemi, ma possiamo provare a rendere più semplici alcune fasi che si rivelano poi fondamentali nella realizzazione di un sito web:

  • il progetto grafico
  • il conseguente taglio delle immagini che saranno poi utilizzate
  • come questi due momenti iniziali si rapportano con la programmazione vera e propria.

Il grafico e “l’htmlista”

Può sembrare poco credibile ma spesso i veri “attriti” nascono tra chi realizza la grafica e chi poi la traduce in Html o qualunque altro linguaggio, tra chi in altre parole usa i colori e la fantasia e chi si affida alla fredda e spesso rigida logica che caratterizza qualsiasi linguaggio di programmazione.

La migliore soluzione sarebbe naturalmente che i grafici conoscessero l’Html. In tal modo, essendo loro stessi a realizzare i template Html, potrebbero risolvere i vari problemi che a volte una grafica “esagerata” può presentare. Ma questo sarebbe troppo semplice, almeno dal nostro punto di vista che grafici non siamo.

Non ci resta quindi che cercare di dare qualche piccolo consiglio a chi quotidianamente si trova a dover svolgere questo lavoro.

Immagini leggere

Appare superfluo sottolineare che le immagini devono essere molto leggere.

Un sito web leggermente complesso ha già parecchie centinaia di righe di codice che non hanno certo bisogno di essere ulteriormente appesantite da immagini, a meno che ciò non sia espressamente richiesto dall’argomento trattato nel sito (musei, mostre, libri d’arte, gallerie fotografiche ecc.).

Abbellimenti di contorno

Evitare il più possibile cornici e ghirigori vari specialmente se questi si incastrano in siti “dinamici” che per loro stessa definizione cambiano continuamente nei contenuti variando di conseguenza gli “ingombri” previsti nel progetto grafico.

Sarà molto difficile allora che le eleganti cornici colorate delle tabelle risultino perfettamente allineate o che i numeri delle pagine, inevitabilmente variabili, si vadano a collocare perfettamente nello spazio assegnato loro da una grafica troppo rigida.

Inoltre, quella che appare solo come una semplice righina colorata che abbellisce un’immagine e che con Photoshop si disegna in un istante in una pagina web nasconde tabelle, righe e celle la cui realizzazione può richiedere moltissimo tempo.

Basta guardare l’immagine che segue ed immaginare quanto può divenire complessa la sua realizzazione se la pagina dovesse essere dinamica:

  • le frecce possono esserci tutte e due, una o nessuna
  • i numeri delle pagine possono variare o essere assenti
Paginazione

Come tagliare le immagini

Ricordarsi che è sempre possibile utilizzare colori negli sfondi delle tabelle e delle celle e che spesso è possibile tagliare le immagini fino all’ultimo pixel utile limitandone così le dimensioni e il peso.

Questo non deve essere evidentemente un vincolo invalicabile. In alcuni casi particolari, colori uniformi senza sfumature tanto per fare un esempio, può essere comodo lasciare dei bordi colorati piuttosto che distanziare tra loro gli oggetti utilizzando codice Html senza che questo appesantisca la pagina in modo eccessivo.

Immagine tagliata al limite del testo

In questo numero

Sorgente:

1 < table border=”0″ cellpadding=”0″ cellspacing=”0″ bgcolor=”#990000″ width=”150″>
2 < tr valign=”top”>
3 < td width=”150″ bgcolor=”#000000″ colspan=”5″>< img src=”img/graficaweb_space.gif” width=”150″ height=”1″ alt=”” border=”0″ />td>
4 tr>
5 < tr valign=”middle”>
6 < td width=”1″ bgcolor=”#000000″>< img src=”imgd/graficaweb_space.gif” width=”1″ height=”13″ alt=”” border=”0″ />td>
7 < td width=”10″>< img src=”imgd/graficaweb_space.gif” width=”10″ height=”13″ alt=”” border=”0″ />td>
8 < td width=”128″ align=”center”>< img src=”imgd/graficaweb_taglio2.gif” width=”128″ height=”5″ alt=”In questo numero” border=”0″ />td>
9 < td width=”10″>< img src=”imgd/graficaweb_space.gif” width=”10″ height=”13″ alt=”” border=”0″ />td>
10 < td width=”1″ bgcolor=”#000000″>< img src=”imgd/graficaweb_space.gif” width=”1″ height=”13″ alt=”” border=”0″ />td>
11 tr>
12 < tr valign=”top”>
13 < td width=”150″ bgcolor=”#000000″ colspan=”5″>< img src=”imgd/graficaweb_space.gif” width=”150″ height=”1″ alt=”” border=”0″ />td>
14 tr>
15 table>

Immagine con il contorno completo

In questo numero

Sorgente:

1 < table border=”0″ cellpadding=”0″ cellspacing=”0″ bgcolor=”#990000″ width=”150″>
2 < tr valign=”top”>
3 < td width=”150″>< img src=”imgd/graficaweb_taglio.gif” width=”150″ height=”15″ alt=”In questo numero” border=”0″ />td>
4 tr>
5 table>

Qui è meglio utilizzare il secondo esempio, ma la soluzione migliore varia secondo i casi.

Se è già il grafico ad occuparsi del taglio delle immagini, è importante che consegni all’htmlista una stampa contentente, per ogni template, il nome che è stato dato alle immagini.

Agendo in questo modo l’htmlista sarà in grado, a colpo d’occhio, di riconoscere le immagini di cui ha bisogno e di includerle all’interno del codice Html della pagina.

Il nome delle immagini dovrebbe essere il più possibile corto e significativo. Evitare assolutamente spazi e caratteri speciali, usare al massimo l’underscore (_).

Font e Css

Molto importante appare anche la scelta dei font sia per il tipo sia per le dimensioni. Rendere perfettamente identico lo stesso testo visualizzato con due browser diversi o con diversi sistemi operativi appare a volte molto più che un’utopia.

In questo senso lo sviluppo dei Css ci sembra estremamente interessante e nel giro di breve tempo gli standard saranno tali da eliminare definitivamente questi problemi ed insieme con loro anche tanti altri.

Siti per tutti i browser

Noi siamo convinti che un sito web debba essere visibile e quindi accessibile sempre e da tutti, con ogni browser e con ogni sistema operativo e questo deve essere lo scopo nel momento in cui si scrive la prima riga di codice ed ancor prima, quando si realizza il template grafico.

Purtroppo il web è pieno di siti che sono visibili discretamente solo con un browser ad una determinata risoluzione del monitor dopo aver gustato un panino ed una birra ad una particolare ora d’estate, come se una stupida pagina web d’incanto dovesse diventare una cometa.

Mappa del sito

Consegnare all’htmlista semplicemente i file Photoshop non gli consente di capire quale relazione esiste tra un template ed un’altro. Aumenta in questo modo la probabilità che vengano collegate tra loro due pagine, quando magari si trovano in parti diverse del sito o vengono realizzati dei percorsi di navigazione non corretti.

È molto importante consegnare, insieme ai template, la mappa del sito, quella che gli Information Architect chiamano la “gabbia” del sito.

Una “gabbia” del sito

Uso dei colori e tipi di immagini

Anche se le schede grafiche hanno fatto passi da gigante usate sempre, quando potete, la Web Safe Palette.

State attenti anche ai formati delle immagini che andate a salvare: esitono dei casi in cui preferire il formato Gif e altre ottimi per l’impiego di Jpeg.

Form

Le form sono tra gli elementi più difficili da rendere in Html, soprattuto visto il comportamento eterogeno dei vari browser.

Alcuni suggerimenti per il grafico:

  • lasciare quanto più spazio possibili tra gli elementi della form, poiché ogni browser e sistema operativo tende ad allargare o restringere le dimensioni dei campi.
  • evitare di allineare i campi delle form e di prevederli tutti della stezza lunghezza, soprattutto se sono di tipo diverso. Allineare un combobox e un campo di testo e crearli della stessa lunghezza è praticamente impossibile
  • tenete conto che in alcuni browser la dimensione del combobox è data dal più lungo elemento che contiene. Se una voce si chiama “L’insostenibile leggerezza dell’essere” è impossibile pensare di cavarsela con un combobox di 10 caratteri

Testo o grafica

Le etichette dei menù e le intestazioni dovrebbero quasi sempre essere realizzate con del testo, piuttosto che come immagini.

I vantaggi di questa soluzione sono essenzialmente:

  • minor peso della pagina spedita al visitatore
  • facilità nel modificare/aggiungere nuove voci
  • facilità nel disporre di un sistema di Content Management che generi i menù in automatico
Un menu interamente realizzato con immagini

Ma quali tipi di carattere usare per costruire una pagina Html? Sicuramente i più diffusi: Arial, Verdana, ecc. Ricordatevi però che non è certa la presenza di questi font su tutte le piattaforme che utilizzaranno i vostri visitatori, per cui assicuratevi che le vostre pagine producano risultati soddisfacenti anche con i font più comuni, in particolare Serif e Sans-Serif.

Le curve

Gli oggetti più difficili da rendere in Html sono quelli dotati di curve. Pensateci sempre due volte prima di includere un semicerchio o un angolo smussato nel template della pagina: molte volte si traduce in tabelle annidate e un bel po’ di codice Html.

Impensabile poi avvicinare troppo il testo alle curve, poichè le immagini sono contenute in celle di tabelle che sono di forma rettangolare.

Curve nel layout di un sito

Conclusione

La nostra certezza è naturalmente che il web riesca rapidamente a crescere, svincolandosi da tutto ciò che attualmente rappresenta un limite. Troppo spesso l’interpretazione grafica trae spunto da altri mezzi di comunicazione dimenticando che una pagina web non è la televisione, un videogioco oppure più semplicemente un giornale, ma un oggetto “diverso” con “regole” altrettanto diverse.