L’accessibilità web e gli standard Wai – Intervista a Jim Thatcher

  1. Ci parli di lei [Risposta 1]
  2. Quali sono gli argomenti trattati nel vostro libro “Constructing Accessible Websites“? [Risposta 2]
  3. L’accessibilità web è utile solo alle persone disabili? [Risposta 3]
  4. In cosa differisce l’accessibilità web dalla usabilità web? [Risposta 4]
  5. Le specifiche Wai sono a volte difficili da applicare. Le pagine di un sito devono “degradare gentilmente”, ma allo stesso tempo è meglio usare i Css anche per il layout. Le due tecniche sembrano agli antipodi. È davvero possibile costruire un sito seguendo queste specifiche così restrittive? [Risposta 5]
  6. Cosa dire dei browser: Internet Explorer 6 e Netscape 6 interpretano correttamente i tag Html rivolti all’accessibilità? [Risposta 6]
  7. A parte il sito Wai, ci sono altre risorse online che ci potrebbe consigliare? [Risposta 7]

Ci parli di lei

Ho cominciato ad occuparmi di accessibilità sviluppando il primo software di sintesi vocale per il Dos nel 1984. Negli anni è poi diventato l’Ibm Screen Reader, software che ha dato origine al temine “screen reader“, oggi usato comunemente. Ho successivamente guidato lo sviluppo della versione 2 del reader Ibm, il primo screen reader per una Gui su Pc.

Ho realizzato per conto di Ibm, con cui ho lavorato 37 anni, le linee guida per l’accessibilità [nuova finestra], nate per la comunità di sviluppatori Ibm, ma consultabili da tutti.

Ho ricoperto il ruolo di vicepresidente dell’EITAAC, comitato scelto dall’Access Board per proporre standard relativi alla Section 508 e ho presieduto il comitato per gli standard software.

Il mio primo impegno dopo aver lasciato Ibm è stato la creazione di un corso web [nuova finestra] sulle tematiche di accessibilità web. Tra i riconocimenti, sono particolarmente orgoglioso del Distinguished Service Award consegnatomi dalla National Federation of the Blind nel 1994 e del Vice Presidents Hammer Award nel 1999 a seguito del mio lavoro al dipartimento dell’educazione relativo alla stesura di standard per l’accessibilità software.

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Quali sono gli argomenti trattati nel vostro libro “Constructing Accessible Websites“?

Questo libro è una ricca sorgente di idee, strumenti e tecniche rivolta agli sviluppatori e ai project manager web che si occupano di progetti in cui deve essere garantita l’accessibilità. I sette autori sono profondi conoscitori delle tematiche di accessibilità.

Tra gli argomenti presentati nel testo:

  • Un’introduzione all’accessibilità
  • Le leggi e le linee guida
  • I browser e la tecnologia in aiuto alle persone disabili
  • Come realizzare contenuti accessibili
  • La navigazione e i form
  • Valutare l’accessibilità
  • Gli strumenti di sviluppo
  • Tecnologie emergenti

[Recensione del manuale]

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L’accessibilità web è utile solo alle persone disabili?

Alcuni importanti aspetti dell’accessibilità web sono specifici delle persone disabili e riguardano ad esempio gli screen reader. In generale, però, un sito accessibile è un sito progettato per essere utilizzato in modo semplice dal maggior numero di persone possibile.

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In cosa differisce l’accessibilità web dalla usabilità web?

L’accessibilità web deve essere vista come parte dell’usabilità. Per una persona disabile usabilità è quello che voi chiamate accessibilità, poiché deve utilizzare il sito con software come gli screen reader.

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Le specifiche Wai sono a volte difficili da applicare. Le pagine di un sito devono “degradare gentilmente”, ma allo stesso tempo è meglio usare i Css anche per il layout. Le due tecniche sembrano agli antipodi. È davvero possibile costruire un sito seguendo queste specifiche così restrittive?

Penso che alcune delle linee guida del Wai siano troppo restrittive. È fondamentale porre attenzione a come lo sviluppo di un sito possa rappresentare la differenza tra un sito accessibile ed uno non accessibile. Non dovremmo concentrarci sulle caratteristiche dell’accessibilità web che sono solo parzialmente supportate dai software, ma su quelle ormai mature.

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Cosa dire dei browser: Internet Explorer 6 e Netscape 6 interpretano correttamente i tag Html rivolti all’accessibilità?

Sia Netscape sia Microsoft stanno migliorando il supporto dei loro prodotti nei confronti dell’accessibilità. Ma le modifiche più importanti sono quelle che coinvolgono la tecnologia in aiuto alla persone disabili. Un esempio è l’attributo “header” delle celle di una tabella. Questa caratteristica consente al software di associare un’intestazione con il contenuto di una cella e di “leggerla”, magari con un sintetizzatore vocale. Il comune browser, invece, non se ne fa niente di questa informazione. Per questo è meno importante che migliori il supporto dei comuni browser che quello ad esempio degli screen readier

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A parte il sito Wai, ci sono altre risorse online che ci potrebbe consigliare?

Ci sono diverse alternative alle risorse del Wai. Provate il sito dell’Ibm per alcune linee guida sull’accessibilità web [nuova finestra], organizzate con logica. Anche Web Accessibility in Mind [nuova finestra] è un’eccezionale risorsa sviluppata dall’Università dello Utah. Visitate anche l’ International Center for Disability Resources [nuova finestra]

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Siti accessibili

Questo articolo fa parte di un corso gratuito di accessibilità web ospitato su questo sito.

Navigando per la rete, la probabilità che un sito sia veramente accessibile è oggi piuttosto scarsa. Molti sono i tranelli che rendono un sito non accessibile, ma i più comuni sono:

  • immagini e mappe senza l’attributo alt
  • etichette dei link poco significative
  • colori con poco contrasto
  • dimensioni di font piccole e non personalizzabili dal lettore
  • uso esagerato di animazioni (soprattutto Flash)

Non sempre è facile costruire un sito completamente accessibile, poiché tante sono le variabili da tenere in considerazione e non esistono software o servizi che automatizzino completamente il processo.

Questa non è comunque una scusa valida per abbandonare la costruzione di un sito accessibile. La maggior parte delle linee guida che rendono un sito sufficientemente accessibile sono facili da includere, soprattutto se stiamo progettando un nuovo sito.

Tipici casi di siti non accessibili

Vediamo come progettare un sito perché NON sia accessibile. Si tratta di alcuni esempi trovati per caso in rete durante la normale navigazione. Nostra intenzione non è quella di criticare questi siti, incolpevoli protagonisti della nostra prova, anche perché siamo sicuri che ce ne siano sicuramente altri, meno accessibili di questi.

Camera di commercio di Belluno [nuova finestra]

Il sito presenta numerose lacune che ne pregiudicano l’accessibilità. Tra le altre cose:

  • titolo – La pagina è senza titolo (tag title). Un utente dotato di software di sintesi vocale potrebbe dover aspettare minuti prima di capire in quale sito è capitato
  • immagini e testo alternativo – Le immagini del menu (La Camera, I servizi, Agenda, ecc.) non dispongono del tag alt. Un software di sintesi vocale non sarà mai in grado di aiutare a capire dove punta il link
  • applet – A fondo pagina compare un’applet Java con del testo scorrevole. Anche in questo caso non c’è modo, per un software di sintesi vocale, di “leggere” il testo che scorre

Barra di navigazione senza titolo
Mancano gli alt alle immagini

Federazione italiana sport equestri [nuova finestra]

In questo caso osserviamo un esempio di form non accessibile:

  • colore – I campi in rosso sono obbligatori, ma una persona affetta da daltonismo non sarà in grado di capire quali campi deve compilare e quali, invece, può tralasciare. Molto meglio mettere i campi obbligatori in grassetto oppure evidenziarli con un’immagine
  • accesso ai campi – Se provate a premere il tabulatore vi accorgete che dovete insistere per un bel po’ di volte prima che il cursore si posizioni nel primo campo della form. Non è un limite esclusivo delle form, ma di tutta la navigazione. È bene dare la possibilità di “saltare” tutti gli elementi di navigazione usando una combinazione di tasti
  • compilazione dei campi – In caso di dato mancante viene presentata una schermata con l’elenco degli errori e la possibilità di tornare alla pagina precedente. Questa soluzione ha due svantaggi:
    1. richiede di tornare indietro, quando la form potrebbe essere riproposta su questa stessa pagina
    2. è facile dimenticarsi qualcuno degli errori commessi; l’errore dovrebbe comparire in corrispondenza dei dati errati all’interno della form, con un sommario in testa alla pagina, così il software di sintesi vocale è il grado di leggerli per primi

Form con i campi obbligatori in rosso
Elenco di errori nella form

Provincia di Bolzano [nuova finestra]

  • alt text e testo – Qui il problema comincia dalla spash screen, poiché un software di sintesi vocale non ha la possibilità di distinguere tra le varie lingue; non rimane che provare a caso
  • organizzazione dei contenuti – Una volta entrati nel sito, ci si trova davanti un enorme elenco di link che scoraggia anche i più avventurosi. Sono presenti degli alt, purtroppo mancano ancora per i titoli delle sezioni, dove la loro presenza è fondamentale
  • grafica – Le etichette di testo nella parte bassa dello schermo sono ottenute applicando un effetto anti-alias troppo marcato e sono poco leggibili

Splash screen senza alternative
Pagina fitta di elenchi
Footer con anti-alias troppo marcato

Virgilio Mappe [nuova finestra]

  • alt text nelle image map – La mappa d’Italia non porta i nomi delle regioni né nell’immagine, né negli alternative
  • uso della tastiera – attenzione anche se scrivete il nome di una zona nella form e premete invio. Dovete in realtà spostarvi espressamente sul pulsante “cerca” perchè la ricerca funzioni correttamente

Mappa dell'Italia senza alt

Holden Lab [nuova finestra]

Il sito della scuola Holden, benché sia una cornucopia di contenuti, soffre di diversi problemi di usabilità ed accessibilità:

  • navigazione – La barra di navigazione sinistra, oltre che essere una serie di immagini, è anche poco chiara concettualmente. Da evitare metafore sulla quali l’utente si interroga ogni volta
  • trascrizioni – La recensione dei libri è presente solo come file sonoro, mentre riteniamo fondamentale la presenza di una trascrizione del testo.
  • file sonoro – Il caricamento del file sonoro lascia a desiderare. Richiede Flash e l’utente non può scegliere di rinunciarvi: viene caricato insieme alla scheda del libro.
  • tabelle e colori – La tabella con brevi spunti per i libri (da ridere, da regalare, ecc.) non è accessibile: un software di sintesi vocale non è in grado di distinguere tra voci selezionate (con sfondo arancione) e non selezionate.

Navigazione con titoli emblematici: arcipelago, immersioni, porto di mare
File sonoro senza trascrizione
Tabella non accessibile con sfondo arancione

Come costruire un sito accessibile

La costruzione di un sito accessibile ne interessa l’intero cicla di vita, dalla progettazione alla manutenzione. Vediamo in breve cosa va tenuto in considerazione in ogni fase.

Information Architecture

In questa fase vengono realizzati gli schizzi, i percorsi di navigazione, la nomenclatura per i menu e le etichette. Siamo in un momento in cui l’accessibilità va a braccetto con l’usabilità. L’information architect deve assicurarsi di:

  • scegliere una nomenclatura non ambigua, chiara e semplice da ricordare
  • realizzare un percorso di navigazione efficiente
  • prevedere una struttura di pagina modulare, con spazi tra le sezioni e ampia rilevanza data al contenuto “utile”

Visual Design

Visual designer è chi parte dagli “schizzi” preparatori e realizza i template grafici necessari per la costruzione dell’Html. In questa fase accessibilità significa:

  • scegliere colori con sufficiente contrasto tra sfondo e contenuto
  • non lasciare che il colore da solo porti con sé un carico informativo, come l’evidenziazione di una sezione o l’obbligatorietà di un campo in una form
  • privilegiare dove possibile il testo alle etichette grafiche
  • prevedere soluzioni “ridondanti” per soddisfare il maggior numero di utenti:
    • grafica unita al testo (soprattutto per le image map)
    • descrizione di testo per grafici ed elementi complessi
    • spazio per trascrizioni di filmati ed audio
  • realizzare una guida di stile che spieghi come è stato realizzato il design e gli standard impiegati e consegnarla a chi si occuperà della manutenzione del sito una volta avviato

Product Design

È il lavoro “dell’htmlista”: tradurre i template grafici nella struttura Html.

È la fase in cui le politiche di accessibilità entrano prepotentemente. Qui sono usati i tag e gli attributi che consentono di migliorare l’accessibilità di un sito:

  • completare immagini e image maps con il testo alternativo
  • creare form con ordine di tabulazione corretto e tasti di scelta rapida
  • creare tabelle arricchite di contenuto per i sintetizzatori vocali
  • creare pagine conformi agli standard (X)Html
  • verificare la conformità agli standard con software di controllo
  • sforzarsi di usare i Css per tutte le esigenze di layout della pagina. Se questo non è proprio possibile, utilizzare i Css almeno per i font e gli sfondi
  • usare tipi di misura per i font che consentano all’utente di dimensionare i caratteri (FucinaWeb usa “small“, “medium“, “large“, ecc.
  • sforzarsi di creare pagine visualizzabili in tutti i browser, senza però pretendere che il risultato sia perfetto per ogni piattaforma
  • permettere all’utente di saltare gli elementi della navigazione premendo un link
  • realizzare una guida di stile relativa alle soluzioni adottate da consegnare a chi si occuperà della manutenzione del sito

Programmazione

È la parte di “ingegnerizzazione” del sito. Dove necessario, vengono prese le pagine realizzate nella fase di “Product Design” e rese dinamiche attraverso la comunicazione con database o sistemi di “Content Management“. È opportuno:

  • privilegiare soluzioni server side rispetto a soluzioni client side. Con una soluzione a livello server (Asp, Php, Jsp) è possibile inviare una pagina (X)Html al client. Utilizzando degli script lato client si rischia invece che il contenuto non sia accessibile (ad esempio perché un sintetizzatore vocale non è in grado di leggere quanto presentato sulla pagina)
  • applet e plug-in realizzati devono anch’essi essere dotati di un’interfaccia accessibile

Contenuti

Anche chi si preoccupa di fornire il materiale del sito deve avere le politiche di accessibilità ben chiare in testa:

  • cambiare lo stile di scrittura: paragrafi succinti, divisione in punti dei concetti, per prime le informazioni più importanti
  • evidenziare con attributi opportuni (lang) le parole straniere
  • scegliere efficacemente le etichette per i link
  • informare se un link si apre in nuova finestra
  • sottotitolare i filmati e rendere disponibili trascrizioni delle tracce audio
  • produrre contenuti alternativi per la grafica ed arricchire le tabelle per aiutare i software di sintesi vocale
  • creare una guida di stile per le parole da usare, le forme verbali, la suddivisione dei capitoli

Test

È fondamentale provare in situazioni diverse il sito per verificarne l’accessibilità:

  • con più browser (anche di testo)
  • senza Css
  • dimensionando i caratteri
  • con software di sintesi vocale
  • usando software che misurano l’accessibilità, come Bobby e A-prompt
  • provando a “linearizzare” le tabelle

Manutenzione

L’accessibilità non è un rimedio, ma un processo che continua anche durante la produzione di nuovi contenuti e la modifica del sito esistente. Tutto quanto è stato detto per le fasi precedenti si applica anche alla fase di manutenzione del sito, dopo cioè il suo rilascio.

Come migliorare l’accessibilità di un sito esistente

Ne abbiamo già parlato: non sempre siete nella fortunata ipotesi di creare un sito da zero e di progettarlo con soluzioni accessibili. Molte volte interverrete su un sito già avviato. Cerchiamo di vedere quali sono i punti di intervento realisticamente possibili, fermo restando che ogni sito si sottoporrà più o meno a questi interventi.

Modifiche a basso impatto sul sito esistente

  • contenuto alternativo per immagini, image maps e tabelle
  • inserire i tasti di scelta rapida (shortcut) nelle voci di menu
  • stile editoriale consono per i nuovi contenuti (con descrizioni efficaci dei link)
  • realizzazione di trascrizioni e sottotitoli per i nuovi contenuti (costoso)
  • rendere accessibili le form inserendo dove necessario l’ordine di tabulazione e i tasti di scelta rapida

Modifiche a medio impatto sul sito esistente

  • aumento del contrasto di colore dove necessario
  • modifica dei caratteri nei fogli stile per aumentare la leggibilità e consentire il dimensionamento
  • stile editoriale consono per tutti contenuti
  • realizzazione di trascrizioni e sottotitoli per tutti i contenuti
  • possibilità di saltare la navigazione persistente

Modifiche ad alto impatto sul sito esistente

  • sostituzione degli script lato client con programmi lato server
  • realizzazione di una navigazione intuitiva ed efficace
  • uso relativo delle tabelle di layout o sostituzione con Css

Il difficile compromesso tra accessibilità e compatibilità

Nel realizzare un sito accessibile, dovete operare delle scelte. È inevitabile che non riusciate nello stesso tempo a costruire un sito accessibile e garantire a tutti i browser una visualizzazione ottimale dei contenuti. A prima vista sembra un controsenso, ma basta un esempio per rendersene conto.

Per realizzare un sito accessibile dovreste abbracciare i Css per la realizzazione degli elementi di layout e sostituirli in questo alle tabelle. Così facendo, però, penalizzate gli utenti che non dispongono delle ultime versioni dei browser. In altre parole: aumentate l’accessibilità per una parte del vostro pubblico, penalizzandone un’altra.

Nel medio periodo, con l’adozione massiccia degli standard, questa situazione si andrà risolvendo. All’oggi siamo però ancora nella fase del dubbio. È certamente possibile, utilizzando tecnologia lato server, creare diverse versioni del sito in base al browser dell’utente, ma quasi sempre, a meno di siti con poche pagine, si tratta di una soluzione complessa e dai costi elevati.

All’oggi vale probabilmente ancora la pena di utilizzare le tabelle con il layout, tenendo però questo tipo di tabelle il più possibile fuori dalla parte di contenuti del sito. Domani, quando potrete dare sfogo all’uso dei Css, cambierete la navigazione e l’intelaiatura della pagina, ma interverrete in modo minimo sui contenuti.

Usare soluzioni ad interim

Il supporto dei tag accessibili da parte dei browser e dei software di riconoscimento vocale è solo parziale. Attributi come longdesc sono al momento ignorati, altri come acronym sono visualizzati efficacemente solo da Netscape e Mozilla. Non basta quindi utilizzare tag accessibili, ma inserire espliciti riferimenti che aumentino l’accessibilità.

Fino a quando il browser non aiuterà il lettore, è anche necessario arricchire il testo per avvertirlo quando un link si apre in una nuova finestra, completare i campi delle form con del contenuto fittizio (perché alcuni software di sintesi vocale non considerano un campo quando è vuoto), separare link adiacenti (non solo con spazi).

Nelle puntate pratiche del corso, vedremo anche questo.

Costi e vantaggi nel garantire l’accessibilità web

Questo articolo fa parte di un corso gratuito di accessibilità web ospitato su questo sito.

Garantire l’accessibilità ad un sito è sicuramente un’operazione costosa. Innegabili sono però i vantaggi dati da un sito accessibile, sia in termini di business, sia di audience. Rendere un sito accessibile va quindi al là dell’adeguamento alle norme di legge e delle operazioni di marketing.

Questioni di business

Quasi sempre lo scopo di un sito è attirare visitatori per vendere un bene o per proporre un servizio. Più alto è il numero dei visitatori soddisfatti dal sito, maggiore sarà la probabilità che diventino visitatori assidui. I visitatori assidui sono quelli che più facilmente si trasformano in clienti abituali.

Se un sito è accessile, è sicuramente usabile. Un sito è usabile quando svolge il compito prefisso, quando è usato efficacemente dagli utenti, quando è semplice da imparare e semplice da ricordare.

Per costruire un sito accessibile ed usabile bisogna preoccuparsi di realizzare una navigazione chiara e consistente. Chiara perchè deve essere interpretata dall’utente in pochi secondi, consistente perchè deve accompagnare il visitatore durante tutta l’esperienza del sito, senza cambiare radicalmente di pagina in pagina.

Le persone disabili rappresentano una buona parte della popolazione. Facilitare l’accesso a questa fascia non è solo doveroso, ma può incrementare sensibilmente il numero di utenti ai propri servizi.

Il computer può rappresentare lo strumento più efficace che una persona disabile ha per fare acquisti od ottenere un servizio.

Conformità agli standard

Come vedremo in seguito, uno dei presupposti nella creazione di un sito accessibile è la perfetta aderenza agli standard del W3c.

Lo sforzo non è sempre facile (inutile negarlo), ma ha un buon numero di conseguenze positive.

Supporto per tutti i browser

Utilizzare i tag e le soluzioni standard facilita la visualizzazione del sito su diverse piattaforme. Adottare delle specifiche proprietarie, al contrario, potrebbe provilegiare un browser agli altri, con conseguente calo dell’usabilità e dell’accessibilità. Questo sembra a prima vista semplice da ottenere, ma all’oggi solo un’esigua percentuale di siti supera brillantemente il validator del W3c. È molto più facile utilizzare giochi con l’Html per ottenere visivamente l’effetto voluto scostandosi però dagli standard.

Notate che “supporto per tutti i browser” non è sinonimo di “visualizzare le pagine in browser diversi in modo identico”. Usare correttamente gli standard del W3c porta quasi sempre a discrepanze di visualizzazione, come spazi tra le celle di dimensioni leggermente diverse ed elementi delle form con comportamenti eterogenei. Un design ben realizzato è quello che rende la pagina gradevole ed utilizzabile tenendo conto delle possibile differenze.

Portabilità

Un sito conforme agli standard è un sito portabile. Non solo è facilitata la visualizzazione in diversi browser, ma la traduzione del sito verso altre periferiche, come Pda e cellulari, è estremamente più facile. Come abbiamo già avuto modo di dire è sicuramente meglio partire dagli standard Xhtml e Xml: già così il processo di traduzione è notevolmente semplificato.

Motori di ricerca

L’adozione degli standard per l’accessibilità facilita il lavoro dei motori di ricerca al momento dell’indicizzazione del sito. Alcune caratteristiche dei siti accessibili potrebbero addirittura premiare il sito in un motore di ricerca:

  • l’inserimento dell’attributo alt e longdesc per le immagini può essere scandito dal motore che ne può ricavare utili informazioni per l’indicizzazione
  • il contenuto alternativo degli script può essere letto dal motore
  • il motore può ricavare dati anche dall’ attributo title dei link
  • il corretto utilizzo dei tag Html per distinguere gli header e il contenuto consente al motore di premiare le intestazioni rispetto al corpo del documento

Questioni di immagine

Rendere il sito accessibile ad una vasta platea è indice di serietà da parte del costruttore. Quante volte siamo entrati in un sito solo per scoprire che funziona correttamente ad una risoluzione di 1024×768 con Internet Explorer e Windows?

Se un sito è l’immagine dell’azienda, un sito accessibile è indice che stiamo colloquiando con qualcuno disposto al dialogo e attento alle esigenze degli utenti.

I costi

Garantire un buon livello di accessibilità ad un sito è un’operazione che ha dei costi. I costi possono variare sensibilmente, soprattutto se si sta progettando un nuovo sito o adattando un sito esistente. Esistono comunque dei costi di manutenzione, richiesti per mantenere il livello di accessibilità al crescere del sito.

Costruire un sito accessibile

È sicuramente meglio includere le politiche di accessibilità già da subito, durante la progettazione di un sito.

Vi accorgerete che rendere un sito accessibile significa scendere a compromessi. Prima di tutti scordatevi di usare trucchi nell’Html per superare i limiti dei browser.

Un esempio tra tutti: i bordi del browser. Internet Explorer e Netscape lasciano qualche pixel di spazio tra il bordo del navigatore e i contenuti della pagina. Il designer è solito inserire nel tag body qualcosa del tipo: <body topmargin=”0″ bottommargin=”0″ marginheight=”0″ marginwidth=”0″ leftmargin=”0″ rightmargin=”0″>. Si tratta di attributi non standard che tutti usano, ma che nell’ottica di un sito Accessibile (con la A maiuscola) dovrebbero essere evitati.

Stesso discorso per la navigazione, la grafica e l’uso dei plug-in. Rendere la navigazione del sito chiara ed efficace e consentire a tutti un accesso alle informazioni può all’inizio sembrarvi limitante. Non si tratta però di un limite: dovete maturare la vostra competenza ed unire la vostra creatività alle richieste di un sito accessibile.

Adottare degli standard e delle metodologie efficaci, come una navigazione coerente e i Css può anche essere un’operazione vantaggiosa e ridurre in qualche caso i tempi di sviluppo dell’intero sito.

Rendere accessibile un sito esistente

È la cosa più complessa da fare.

È difficile costruire un sito veramente accessibile partendo da una vecchia versione. Di solito si preferisce allora aumentare l’accessibilità del sito dove l’intervento è più semplice (inserire i tag e gli attributi accessibili nei nuovi contenuti, aumentare i contrasto nelle barre di navigazione, ritoccare i Css).

Alcune linee guida per l’accessibilità (che vedremo in dettaglio) sono invece decisamente difficili da incorporare in un secondo momento:

  • la linearizzazione efficace delle tabelle
  • l’opportuno uso del markup
  • la costruzione di pagine conformi agli standard
  • la creazione di un layout “liquido”

Come se non bastasse, molti siti sono frutto dell’unione di template Html con dati prelevati da un sistema di “Content Management“, cioè un database. Se i requisiti per l’accessibilità non sono stati previsti da chi ha costruito il programma, avete poche chance di rendere il sito realmente accessibile. Un esempio è avere la possibilità di caricare nel sistema delle immagini, ma di non poter inserire la descrizione per gli alt o per i longdesc. Rendere accessibile il sito può voler dire riscrivere parti dell’applicativo, ammesso che questo sia stato “costruito” in casa. Se è un prodotto a pacchetto, non vi resta che sperare in un aggiornamento.

Costi di manutenzione

Non basta creare un sito accessibile e poi dimenticarsene. Anche se non modificherete i template delle pagine ogni nuovo articolo, scheda, modifica devono essere controllati per verificare il rispetto dei requisiti di accessibilità prefissi. Difficile fornire delle statistiche attendibili. Prendendo come esempio gli articoli di FucinaWeb.com, la stesura di codice Xhtml valido con alt-text delle immagini accessibili, l’uso di tabelle e markup efficace e la fase di test aumentano la normale tempistica di sviluppo di circa il 15-20%.

Costi di addestramento

Abbiamo detto che per garantire un buon livello di accessibilità non è sufficiente controllare le pagine con uno strumento di verifica automatico.

È necessario eseguire dei test manuali e soprattutto porsi nei panni di chi accede al sito.

Non è una conoscenza che matura in poco tempo e soprattutto riguarda diverse figure professionali, tra cui le maggiormente coinvolte sono:

  • il designer che prepara l’interfaccia grafica del sito
  • lo sviluppatore che realizza le applet e gestisce form e maschere di ricerca
  • l’editor che inserisce i contenuti del sito

Si tratta di conoscenze che non è sufficiente acquisire una volta. Gli standard e le linee guida per l’accessibilità sono ancora allo stato embrionale. C’è ancora molto da dire e fare per rendere un sito accessibile (e non solo dal punto di vista di chi crea il sito, ma anche dei produttori di browser). Chi si occupa di accessibilità deve essere pronto a rimanere costantemente aggiornato.

Potete affidare lo studio di accessibilità ad un consulente esterno. Ricordate però che tutti i contenuti (anche quelli futuri) dovranno essere verificati per garantirne l’accessibilità.