Informazioni su Antonio Volpon

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Dion Almaer (ajaxian.com)- Hot to take your app offline

Dion parla di Google Gears, la tecnologia che permette di portare offline dati e applicazioni web.

Parte dalla considerazione che in Palo alto si perde la connettività molto spesso. Portare l’applicazione offline può eliminare delle barriere, ma non solo. Portare le elaborazioni offline permette anche di aumentare la performance per l’online.

A Google si sono chiesti come portare le applicazioni offline senza risovere semplicemente i problemi di Google stessa; per questo Google Gears è stato rilasciato come open source (new bsd).

La filosofia su cui si basa può essere così sintetizzata:

  • usare lo stesso URL per applicazione online e offline
  • la transizione la versione online e offline dell’applicazione deve essere trasparente
  • dev’essere possibile usare dati locali anche se si è online
  • dev’essere disponibile a tutti su tutte le piattaforme

Google Gears è qualcosa di più rispetto a Ajax, ma i concessi sono tra loro simili: si tratta di fare per le applicazioni offline quello che XMLHttpRequest fa le per applicazioni web (per questo è simile, come concezione, a Ajax).

I componenti:

  1. LocalServer: che gira nel browser
  2. Database: un database relazionale “fully-searchable”, non file di testo
  3. WorkerPool: possibilità di gestire thread indipendenti dal browser

Database

Il database è creato usando SQLite. Su questa base sono stati aggiunti dei livelli di astrazione successivi.

GearsORM: gestire relazione tra oggetti del database come fosse Hibernate.

GearShift: gestire la migrazione di tanti database negli utenti quando si fanno cambiamenti: db migration come il rails.

Local Server

E’ semplicemente un mini server web che ascolta sulla porta 200 e 304.

Worker Pool

Risponde alla necessità di avere diversi thread di processo separati dal browser, e sicuri. In questo modo il Javascript gira in background, non nel contesto del browser.

Altro

E’ stata scritta un’estensione per criptare i dati salvati nel client. E’ stato aggiunta la ricerca full-text.

Questo intervento è stato scritto in live blogging dalla conferenza Future of Web Apps di Londra, il 3 e 4 Ottobre 2007. Leggi tutti gli interventi di Fucinaweb dal FOWA

Blogging alle conferenze

La mia valigia per il FOWASto ultimando la valigia per il FOWA: macchina fotografica, blocco appunti, batterie, portatile…l’arsenale tecnologico è al completo.

Spero di avere la possibilità di scrivere dalla conferenza e – guarda caso – scorrendo i feed Rss ho trovato questo interessante intervento di Bruno Giussani, Tips for conference bloggers.

C’è il link a un agile manuale in PDF, meno di 10 pagine, ricco di suggerimenti che per chi vuole scrivere per il proprio blog il riassunto di una conferenza durante lo svolgimento.

I suggerimenti, alcuni ovvi, altri meno, sono raggruppati per categorie:

  1. strumenti
    • carica la batteria del portatile
    • ricordati di sederti dove ci sono le prese di corrente
    • guarda che il portatile scalda le gambe (vero!); procurati qualcosa per proteggerle
    • organizzati per tempo
  2. posizione
    • non sederti nelle prime file, perché potresti disturbare, né al centro
    • fai vedere che stai seguendo la conferenza, e non rispondendo alle tue email private
  3. preparazione
    • guarda il programma della conferenza e preparati delle bozze con almeno il titolo dell’intervento, meglio se con il profilo dello speaker e i link al suo blog
    • mettici magari anche una foto
    • prova a iniziare già l’intervento, così partirai con il piede giusto quando sarai costretto, durante la conferenza, a lavorare in multitasking

Mi fermo ai primi 3 punti, perché rischio di fare tardi: leggerò il resto in aeroporto. Intanto date un’occhiata al documento, ne vale la pena.

Ci vediamo!

Aggiornare a WordPress 2.3 (e vivere felici)

Giovedì ho aggiornato Fucinaweb all’ultima versione di WordPress, la 2.3. L’operazione mi ha richiesto circa 15 minuti. E’ poco ma, come si suol dire, “mi sono preso in anticipo” e nelle scorse settimane ho provato alcune beta e candidate release prima dell’aggiornamento definitivo.

Riporto qui qualche suggerimento che spero possa tornare utile a chi è indeciso sul da farsi e desideri qualche indicazione per poter pianificare la migrazione con animo sereno. Prima di procedere può essere di aiuto un’introduzione ai cambiamenti introdotti in WordPress 2.3, di cui ho scritto in Uno sguardo a WordPress 2.3.

Un buon backup

Introduzione d’obbligo: il database di WordPress 2.3 non è compatibile con le versioni precedenti. Detto in altre parole, se aggiornate a WordPress 2.3 non potete più tornare indietro: siete su un percorso a senso unico. Questa operazione dovrebbe essere l’ultima cosa che fate prima di sovrascrivere i file della versione precedente.

Uno sguardo ai plugin

La migrazione a WordPress 2.3 procederà con tutta probabilità nel migliore dei modi se la vostra installazione di WordPress non è “farcita” di plugin. In caso contrario, soprattutto se fate uso plugin che cambiano radicalmente il comportamento di WordPress o delle categorie, dovrete come minimo aggiornarli alle versioni più recenti. Come dicevo in Compatibilità plugin e WordPress 2.3 esiste una pagina del codex di WordPress che si preoccupa di elencare le compatibilità dei plugin. Se comunque siete in questa situazione mi permetto di consigliarvi, per evitare brutte sorprese, un’installazione di prova di WordPress 2.3. Non ve ne pentirete. Istruzioni sul come procedere le trovate in testa all’intervento Uno sguardo a WordPress 2.3. Ricordatevi di disabilitare tutti i plugin prima di sovrascrivere la vostra installazione (questa è la penultima operazione da fare, prima del backup del database).

I plugin che uso senza problemi nell’installazione di WordPress 2.3 di Fucinaweb sono:

Il tema WordPress: anticipate i cambiamenti

Quando sono migrato a WordPress 2.3 non ho cambiato di una virgola il tema, neppure dopo aver importato i tag di Ultimate Tag Warrior (UTW) nella nuova tassonomia di WordPress. Eppure l’inclusione dei tag nativi di WordPress richiede nei template una funzione diversa (the_tags), rispetto a quella di UTW (UTW_ShowTagsForCurrentPost).

L’aveto già fatto in precedenza. Ho infatti modificato il template così che venga controllata la presenza della funzione the_tags (indice che è installata la versione 2.3 di WordPress), piuttosto che la presenza della funzione relativa a UTW.

Il codice che ne è uscito è questo:

<div class="tags">

  <?php if (function_exists('the_tags')): ?>

    <?php the_tags('Tag: ', ', ', '');?>

  <?php elseif (function_exists('UTW_ShowTagsForCurrentPost')) : ?>

    <?php echo "Tag: " ; UTW_ShowTagsForCurrentPost("commalist");?>

  <?php endif;?>

</div>

Con questo semplice accorgimento il template di Fucinaweb è in grado di funzionare sia con WordPress 2.2 e UTW, sia con WordPress 2.3. Anche se non usate UTW, vi sarà quasi sicuramente sufficiente apportare una piccola modifica al codice per adattarlo alle vostre esigenze.

Se disponete di una pagina dedicata per i tag (per esempio tag.php), e volete visualizzare in testa all’elenco degli interventi una scritta del tipo “Risultati per tag nome_tag“, il codice sarà simile al precedente:

<div class="archive">Risultati per tag

  <?php if (function_exists('single_tag_title')): ?>

    <?php single_tag_title(); ?>

  <?php elseif (function_exists('UTW_ShowCurrentTagSet')) : ?>

    <?php UTW_ShowCurrentTagSet("tagsetsimplelist");?>

  <?php endif;?>

</div>

Tenete presente che le modifiche hanno senso se UTW non è configurato per inserire automaticamente in fondo ai vostri interventi l’elenco dei tag. Dovete averne la completa gestione.

La maschera dei widget in wordpress 2.3La versione 2.3 di WordPress integra anche una tagcloud – l’elenco dei tag in dimensioni crescenti a seconda della loro frequenza. Se il vostro tema utilizza i widget potete trascinare l’elemento nella spalla del vostro template come se fosse uno qualsiasi degli elementi già previsti da WordPress (testo, elenco delle categorie, commenti, ecc.).

Il codice prodotto da questo elemento, quello su cui con tutta probabilità dovrete intervenire personalizzando i fogli di stile, è simile a:

<li id="tag_cloud" class="widget widget_tag_cloud">

  <h2 class="widgettitle">Tag Cloud</h2>

  <a href='url' class='tag-link-2' title='el1' rel="tag" style='font-size:xxpt;'>Tag1</a>

  <a href='url' class='tag-link-2' title='el2' rel="tag" style='font-size:xxpt;'>Tag2</a>

</li>

Conclusione

Quanto sarà traumatica la vostra migrazione a WordPress 2.3? Dipende da quanto avete portato WordPress a fare quello per cui non è pensato. Se la vostra installazione è standard potete procedere senza grossi problemi, altrimenti il consiglio è quello di provare, prima di procedere, un’installazione parallela su una copia del database.

Stai leggendo uno di una serie di interventi dedicati a WordPress 2.3.