Quella di Costolo, che ha alle spalle l’acquisizione da parte di Google di Feedburner, è una delle sessioni più ricche dell’ultima giornata. Si chiude in bellezza.
Ecco qualche appunto tratto dalla sua vulcanica (e concentrata!) presentazione.
Nel fondare una azienda, meglio che tutti i soci abbiano la stessa percentuale, soprattutto se verrà acquisita, perché evita degli attriti. Inoltre, meglio avere il 10% di un’azienda che vale 100 che il 100% di un’azienda che vale 5
Non si fanno più i business plan: per Feedbruner non sono stati fatti. Sono cose che servono per dire cosa ci sarebbe piaciuto fare, piuttosto che quello che si fa. Anche gli investor non li leggono più.
Opportunità di mercato. E’ impossibile capire le dimensioni del mercato a cui ci si rivolge. E’ anche impossibile verificare se c’è richiesta di mercato oppure no, perché (prende come esempio sempre Feedburner) oggi le cose con più successo sono quelle per cui non c’è richiesta di mercato.
Secondo Costello non ci sono benefici particolari nell’essere localizzati in Silicon Valley, se non per una questione di “buzz”, cioè perché una società con sede lì attira l’attenzione (una questione di marketing di breve periodo, quindi).
Non raccontiamocela: per far partire un’azienda i soldi servono, eccome. Fate le vostre previsione: spenderete più del doppio delle vostre stime. Quindi, raccogliete tutto quello che potete.
Fare crescere l’azienda insieme significa condividere i successi. Tutti i dipendenti devono avere lo stesso trattamento contrattuale, soprattutto se condividete le quote societarie.
Assunzioni. Cercate persone con ottime competenze per area di esperienza, ma non con competenze troppo specifiche. Altrimenti, se il mercato cambia, se ne andranno o non le potete riposizionare. In molte organizzazioni le gerarchie sono controproducenti, perché introducono burocrazia. Di contro devono essere sviluppate delle metriche di performance condivise con chi le deve fare. In questo modo è semplice e oggettivo riuscire a valutare i risultati personali.
Lanciare il prodotto tardi e iterare di continuo. Non rilasciare mai prodotti con problemi perché bisogna andare verso il mercato. Anzi, vanno previste a priori eventuali funzionalità che potrebbero rivelarsi vincenti. Ad esempio dotandosi di una architettura che sia estensibile in futuro.
Le architetture aperte, inoltre, possono essere influenzate facilmente dalla richiesta di mercato. E attaccano anche la concorrenza, che si trova a rivaleggiare non con un prodotto in scatola, ma con un’architettura estensibile.
Questo intervento è stato scritto in live blogging dalla conferenza Future of Web Apps di Londra, il 3 e 4 Ottobre 2007. Leggi tutti gli interventi di Fucinaweb dal FOWA