L’errore più comune commesso da chi progetta interfacce e interazioni per il web è credere che, trovata una soluzione, questa sia applicabile in ogni contesto.
Illuminante in questo senso l’esempio riportato da Luke Wroblewski nel proprio blog.
Immaginate di trovarvi in aeroporto e di avere 10 minuti di tempo per collegarvi a un provider wireless per leggere la posta.
Ecco, in questo caso l’interfaccia deve davvero mirare al sodo e limitare gli errori introdotti dal cliente, tanto che perfino la procedura di registrazione potrebbe essere superflua o, perlomeno, evitare il continuo caricamento della pagina a ogni invio.