L’homepage del Guardian secondo chi l’ha fatta

I weblog che seguo con più attenzione sono quelli che parlano di progetti e casi di studio reali, più che di teorie. Tra questi c’è il weblog di Nik Silver, che in qualche modo lavora al team di sviluppo dei siti del Guardian Unlimited.

In un intervento di Maggio Nik fornisce qualche elemento sulle strategie adottate nella progettazione dei template per la nuova homepage del Guardian.

Si parla di Velocity, di Css e di Domain Driven Design e la lettura è talmente interessante che a ogni rilettura emerge qualche nuova idea.

Non volevo però parlare di questo, ma di come sia sempre molto difficile trovare siti e weblog che trattino argomenti concreti. E’ molto più probabile avere a che fare con semplici esempi creati ad hoc il che, quando l’argomento è complesso, possono anche andare bene, ma che molto spesso forniscono un quadro troppo semplicistico.

A parte qualche intervento sul Guardian o sui siti della BBC e un manuale di qualche anno fa, Usability: The Site Speaks for Itself, non ho trovato molto altro, ma potrei aver cercato male.

In Italia, che mi risulti, non c’è proprio nessun tecnico o designer che si esponga a parlare dei propri progetti di un certo livello. Troppo fumo?

I 15 princìpi web della BBC

Tom Loosemore della BBC ha pubblicato nel suo weblog un elenco di 15 punti che i dipendenti del network inglese sono tenuti a rispettare nel progettare e aggiornare i propri siti.

Li ho trovati degli ottimi comandamenti che andrebbero stampati e appesi vicino al monitor, e li traduco qui con qualche libertà:

  1. Realizza prodotti che incontrino le necessità del tuo pubblico
  2. I migliori siti web fanno una sola cosa, e la fanno molto bene
  3. Non cercare di fare tutto da solo, inserisci collegamenti ad altri siti di qualità
  4. Sperimenta e verifica velocemente, itera
  5. Tratta tutto il web come una tela creativa: non restringere la creatività al tuo solo sito
  6. Il web è una conversazione. Partecipa. Adotta un tono rilassato, ammetti i tuoi errori
  7. La qualità dell’intero sito è data dalla qualità della sua pagina peggiore. Verifica che le linee guida editoriali siano adottate e seguite
  8. Assicurati che sia possibile aggiungere collegamenti verso le tue pagine. Per sempre
  9. Ricordati che tua nonna non userà mai “Second Life”. Potrebbe utilizzare internet, ma con esigenze molto diverse da quelle dei precursori
  10. Crea diversi percorsi per raggiungere il contenuto: sviluppa aggregazioni per persone, luoghi, argomenti, canali, ecc. Ottimizza il sito per l’indicizzazione nei motori di ricerca
  11. Design e percorsi di navigazione consistenti coerenti non significa che una soluzione vada bene per tutti: gli utenti devono sempre sapere che si trovano su uno dei tuoi siti, ma questi possono essere anche molto diversi tra loro
  12. L’accessibilità non è un optional
  13. Fa’ in modo che i tuoi utenti possano copiare e incollare i tuo contenuti sulle pareti delle loro case virtuali: incoraggia gli utenti a prendere estratti di contenuto dalla tue pagine, e a inserire link verso il tuo sito
  14. Inserisci link alla discussioni che nascono nel web, non limitarti a ospitarle
  15. La personalizzazione dev’essere non intrusiva, elegante e trasparente. Dopo tutto si tratta dei dati dei tuoi utenti, che vanno rispettati

Del punto 12, relativo all’accessibilità, ho avuto modo di parlare molto. Anche l’ultimo, che parla di personalizzazione, è stato oggetto di qualche considerazione su Fucinaweb, a proposito delle interfacce che si adattano.

Designer oggi

Consiglio a chiunque si occupi di progettare interfacce per applicazioni web, ma anche di semplici siti, la lettura della trascrizione dell’intervento di Luke Wroblewski, Senior Principal Designer a Yahoo!, alla User Interface Conference a Cambridge, nel 2006.

Una presentazione importante per capire come cambia il ruolo del web designer ai nostri giorni. Design non significa più solo abbellimento, ma anche innovazione. E non si tratta di decidere se un bottone dev’essere sottolineato, bold o rosso, ma si tratta di guidare l’utente nell’uso e fruzione del sistema in costruzione.

I fattori che guidano questo cambiamento di rotta nella professione sono 3:

  • i mercati in rapida evoluzione ed espansione e crescita, anche quelli nati da poco. Quando i mercati sono maturi, più produttori offrono un prodotto con le medesime funzionalità, che deve differenziarsi anche grazie al design
  • le esigenze degli utenti cambiano radidamente e la tecnologia, in taluni casi, le anticipano. Il design è in continua evoluzione
  • information overload (sovraccarico di informazioni). Un buon design aiuta l’utente a districarsi con facilità anche tra dati e processi ad altra complessità

Una professione in continua evoluzione, quindi. Ma i designer italiani, web e non, se ne rendono conto, o continuano a ragionare solo in termini di spazi, colori, risoluzione, fondini?