Ci sarà un SES Milan 2008?

La sensazione che porto a casa dal Search Engine Strategies Milan 2007 è la stessa che si potrebbe provare uscendo da un concessionario con l’automobile nuova per poi scoprire che i tappetini sono sporchi di terra.

A me è successo, e quel concessionario da allora non mi ha più visto.

Al SES Milan 2007 interventi sulla carta interessanti sono stati compromessi da un’organizzazione davvero emblematica, ma anche dalla presenza sul palco di alcuni relatori senza la minima verve e con presentazioni stile anni ’80. Il risultato: argomenti sulla carta interessanti sono passati in secondo piano.

  • siamo nel 2007: i badge possono essere stampati piuttosto che personalizzati su nastro adesivo, non credi?
  • avete finito le dispense a pochi minuti dall’inizio? ma non vi era chiaro il numero di iscritti? l’ingresso era libero e non me ne sono accorto?
  • grazie per non aver messo a disposizione in guardaroba, in fondo veniamo tutti da dietro l’angolo
  • l’elenco puntato va bene su questa lista che sto scrivendo. Ma non voglio più assistere a interventi con 20 slide, di cui ognuna con elenchi puntati fitti fitti
  • moderatore, hai contattato per tempo i relatori per suddividere gli argomenti della sessione ed evitare sovrapposizioni? Alla sessione su click fraudolenti ho assistito a una esposizione e due replay
  • si parla tanto della necessità di curare ogni dettaglio di landing pages e contenuti del sito. Le slide non sono diverse. Ho contato almeno 10 “qual è” con l’apostrofo, uno “spengere” il cellulare (fossimo stati in toscana avrei capito) e decine di errori grammaticali, oltre al solito metalinguaggio inglese/italiano. E io dovrei farmi fare una consulenza da voi?
  • se vuoi usare un grafico, adattalo per la slide. E’ inutile che tu prenda il white paper, selezioni il grafico, prema copia, vada in Powerpoint, prema incolla. Dal mio posto non capisco nulla se non lo epuri un poco
  • se porti un caso studio, ma è top secret e non puoi parlarne più di tanto, perché non fai proprio a meno di presentarlo?
  • ti sto dedicando la mia attenzione: cerca di meritarla. Dai, cambia tono ogni tanto, butta un mezzo sorriso, aumenta un poco la velocità, non fermarti 10 minuti su quella stessa slide. Non pretendo tu sia Steve Jobs, ma cerca di conquistare un po’ il pubblico
  • e poi, non si poteva osare di più e proporre qualche tema un po’ più innovativo? Non sono del settore, ma non ho notato un’evoluzione rispetto agli argomenti presentati l’anno scorso. E’ rimasto tutto tale e quale nel mondo SEM?

Adesso mettetevi nei panni di un cliente, o possibile tale. Pensate che non abbia notato nulla di tutto questo? E con che impressione se ne è uscito dall’evento? Non è poi tanto male se alla fine, di clienti, ce n’erano pochi.

Come farsi evitare dai motori di ricerca

Sono appena tornato da Roma dove, tra le altre cose, mi sono recato al Museo dell’Ara Pacis e alla Mostra di opere di Antonello da Messina.

Prima di partire mi ricordo di aver cercato informazioni sul museo e sulla mostra con Google, aspettandomi di trovare come prima cosa i siti ufficiali di riferimento.

Ma se cerco, anche oggi (23 Maggio 2006), termini quali ‘Museo ara pacis’, ‘Ara pacis’, oppure ‘Mostra Antonello da Messina’, i siti ufficiali del museo e della mostra non solo non compaiono al primo posto, ma neppure nella prima, seconda, terza… pagina dei risultati.

Per capire come questo sia possibile ho analizzato più da vicino pagina e codice sorgente. A vedere il sito del Museo dell’Ara Pacis non sembra che ci possano esserci problemi di indicizzazione: la pagina è semplice, ad alto contenuto di testo, nessuna animazione. Sembra quasi un sito search-engine-friendly. Ma se guardiamo con un po’ più di attenzione pagine e codice sorgente ci accorgiamo che:

  • La scritta “Museo dell’Ara Pacis” che fa da titolo non solo è un’immagine (quando avrebbe potuto benissimo essere del testo) ma, cosa ancora più grave, è priva dell’attributo per il testo alternativo
  • Gli autori del codice sorgente hanno cercato di usare il markup separando aspetto grafico da contenuto. Una ottima idea (la pagina è leggera), ma applicata molto male. Le intestazioni dell’Html (h1,h2…) che servono a distinguere titoli da normali sezioni di testo, per esempio, sono assolutamente prive di significato. Ad h1 è stato associato il testo “Musei in Comune”, mentre con h2 “Menu di accesso facilitato”.

Sembrano sciocchezze, ma partecipano a far sì che il motore di ricerca non riconosca il testo “Museo Ara Pacis” come qualcosa di veramente significativo nella pagina.

Per il sito della ho già detto, non comportano nessuno sforzo aggiuntivo per chi sviluppa la pagina.

Search Engine Strategies a Milano, qualche perplessità

C’ero anch’io al Search Engine Strategies del 26 e 27 Aprile scorsi a Milano. E ne sono rimasto un po’ scontento, tanto da parlarne approfonditamente in un articolo per Mytech. Ogni volta che vado a incontri di questo tipo sono sempre più preoccupato dello stato del web italiano. Passerò per esterofilo (se qualcuno ha ancora dubbi può leggere qualche mio vecchio commento e critica), ma almeno metà delle presentazioni altro non erano che ricalchi poco riusciti di documenti presenti in internet, e neppure tanto approfonditi. Perché non proporre qualche spunto originale? Perché dipendere così tanto dall’america?

Ma non è andato proprio tutto male. Come dico nell’articolo, almeno qualche italiano che non parla di aria fritta c’è. Sono i ragazzi di tsw.it, che tra le altre cose hanno inserito nel loro sito le slide di tutte le presentazioni che hanno proposto.