Lo scorso mercoledì 6 Maggio ho partecipato alla prima edizione della conferenza Better Software, a Firenze, con un intervento dal titolo “Project management 2.0”.
L’intervento è dedicato all’evoluzione di questa disciplina anche grazie all’influenza delle metodologie agili e alla nascita di veri strumenti di collaborazione nell’ambito del cosiddetto web sociale.
La presentazione è suddivisa in due parti: nella prima cerco di ripercorrere le tappe evolutive del project management, passando per il manifesto agile e la dichiarazione di interdipendenza del moderno project management. Nella seconda l’approccio è un po’ più pratico e evidenzio quelle che dovrebbero essere le caratteristiche principali degli strumenti software in aiuto dei project manager, passando in rassegna anche qualche prodotto.
Molti dei presenti, che ringrazio per le interessanti discussioni seguite all’intervento, mi hanno chiesto la possibilità di scaricare da qualche parte le slide. Visto però che la presentazione è composta quasi esclusivamente da immagini senza testo, ho pensato di includere anche un commento audio, che trovate alla fine di questa pagina.
Mi sarebbe piaciuto utilizzare l’audio registrato in sala, ma per una mia leggerezza non ci sono riuscito. Gli organizzatori hanno però una registrazione audio e video di tutti gli interventi. Appena saranno disponibili sostituirò l’audio che ho realizzato in casa, decisamente monotono, con quello della conferenza che è sicuramente più interessante.
Alcuni mi hanno anche chiesto come ho realizzato una presentazione di questo tipo, atipica rispetto ai canoni di presentazioni a cui di solito si è abituati. A questo dedicherò il prossimo intervento qui su Fucinaweb (trovate parte della bibliografia che ho usato in Progettare una presentazione).
Per il momento buona visione e buon ascolto.
[flv:https://fucinaweb.com/wp-content/uploads/pm2_screencast_edit.flv 600 450]
Aggiornamento del 15 Maggio 2009: su Slideshare sono in fase di caricamento le presentazioni di Better Software
Aggiornamento del 28 luglio 2009: sono online i video con l’audio preso in sala di tutta la conferenza.
Ottima presentazione ed interessante l’argomento.
Utile l’analisi degli strumenti di pianificazione collaborativa.
saluti maxi
veramente una ottima presentazione interessante e ben costruita (e la tua voce sovrimpressa non è neanche così terribilmente monotona).
Condivido tutto, in particolare il rimuovere i problemi: in molti casi è già buona cosa riuscire a non crearne ulteriori. In azienda la tendenza naturale è generare un numero spropositato di “Write Only Document” e a spendere ore in riunioni per pianificare altre riunioni.
Gli aspetti sociologici sono la chiave: conoscere i propri colleghi. Nella mia esperienza ho notato come incredibile in diversi casi le pause pranzo (o una birra dopo il lavoro) possano valere di più di ore e ore di riunioni. E questo penso che non venga detto in nessun manuale di project management certificato :-)
Sugli strumenti di comunicazione lo scoglio più grosso è trovare uno strumento che si adatti a tutte le esigente.
Raramente quello che risulterà perfettamente logico e funzionale per uno sviluppatore sarà altrettanto gradito ad un designer o ad un commerciale.
In molti casi mi sono trovato a fare da “staffetta” spostando le informazioni tra i tool interni al team e quelli esterni.
Direi che dopo aver visto questa presentazione ho un altro paio di libri da leggere e una buona serie di tool da provare.
Ciao Antonio,
ci siamo conosciuti appena prima dell’inizio del pranzo…
mi è spiaciuto molto esser dovuto andare via prima perchè nel pomeriggio gli interventi sono stati ottimi e dalla presentazione tua ci sarebbe stato ancora molto da discutere…
sicuramente il ruolo del web project manager deve essere come da te descritto, ma sopratutto deve avere basi di business per instaurare una conversazione a due vie tra business sponsor / requester e il PM, in modo da poter dare la direzione al progetto in modo piu umano…
io come ti avevo raccontato, per l’azienda in cui lavoro, faccio da project manager verso unità interne quindi sono molto più facilitato sopratutto a tenere un solo argomento come target finale per tutti i progetti…quindi diventa un pò atipica come situazione perchè al posto di gestire tanti clienti diversi con un team interno, gestisco un singolo cliente con un team che si trova in ogni nazione del mondo…
comunque mi farebbe piacere rimanere in contatto per scambiare quattro chiacchiere anche per suggerimenti…
Alessandro