Il vero web sociale al Romecamp

Sono convinto che l’innovazione, le buone idee e gli spunti di qualità nascano in prevalenza nei momenti difficili e di avversità. Una situazione economica in declino favorisce questo tipo di processi, ma non è l’unico fattore. Se penso alle persone che mi circondano – amici, colleghi, conoscenti – mi accorgo che chi si è dato da fare per ottenere e riuscire è molte volte chi si è trovato nella vita a percorrere una strada in salita rispetto ai coetanei.

Al Romecamp il primo fattore, la crisi economica – che io chiamo affettuosamente “la fame” – non ha prodotto risultati di rilievo nel migliorare la qualità dei contenuti (probabilmente perché è ancora un po’ troppo presto e gli effetti di quello che sta accadendo non sono ancora chiari). Le presentazioni e conversazioni a cui ho assistito e partecipato erano tutte più che dignitose, anche se un po’ povere di reali idee da sviluppare.

Ma al Romecamp c’era anche chi se ne intende di strade in salita e di situazioni non sempre facili da affrontare. Non è allora un caso che gli spunti più interessanti che ho portato a casa siano nati nel corso dell’intervento di Alessandro Marzi e Maria Di Profio di Strada Sociale, il progetto territoriale per la riqualificazione economica-sociale di via Toscani, a Monteverde.

Se volete capire le vere potenzialità del web 2.0, di un blog e di Facebook al di fuori del nostro mondo geek, ascoltate con attenzione le parole di Alessandro: per spiegarvelo e convincervi impiega circa un paio di minuti. Se dubitate del successo dell’iniziativa fatevelo raccontare nella seconda parte dell’intervento da Maria. E, quando avete finito, magari riascoltate tutto una seconda volta (streaming permettendo).