Web Style Guide 2nd Edition

In questa nuova versione del manuale si parla dell’uso dei Css per separare la struttura dal contenuto e sono incluse alcune tecniche per migliorare l’accessibilità web. E il sito della guida contiene, gratuitamente, tutti i contenuti

  1. La vostra è tra le prime guide di stile per il web. Che cosa è cambiato in questi anni? Cosa troveremo nella nuova edizione? [Risposta 1]
  2. A chi si rivolge il manuale? [Risposta 2]
  3. Nuovo libro, nuovo sito. Cosa troveremo in webstyleguide.com e quali sono le differenze tra i contenuti del libro e quelli del sito? [Risposta 3]
  4. La prefazione è di Lou Rosenfeld, che sta scrivendo la seconda edizione dell’eccellente “Information Architecture For The World Wide Web“. Parlate anche di Ia nel vostro manuale? [Risposta 4]
  5. Quali sono le differenze tra una guida di stile e un libro che parla di design o di usabilità web? Avete trovato altri libri particolarmente utili al vostro lavoro? [Risposta 5]
  6. L’accessibilità web è oggi un argomento di grande interesse… [Risposta 6]

La vostra è tra le prime guide di stile per il web. Che cosa è cambiato in questi anni? Cosa troveremo nella nuova edizione?

È cambiato l’atteggiamento di chi lavora nel web: cerchiamo continuamente di capire che cosa sia e come usarlo efficacemente. Il precedente manuale era basato sui principi fondamentali del design e per questo motivo è rimasto attuale anche durante questo processo di ricerca. Anzi, sono convinta che continuerà ad essere utile. Abbiamo sostanzialmente rivisto qualche aspetto così da riflettere le metodologie odierne. Il web è infatti in continua evoluzione, così abbiamo aggiornato gli esempi per rispecchiare le tendenze e lo stile di oggi.

I Css hanno favorito la separazione tra la struttura dei contenuti e la presentazione. In questa seconda edizione entriamo nel dettaglio dell’uso dei Css per il controllo del layout e dei caratteri. Sfortunatamente, deve ancora passare del tempo prima che i Css siano interpretati uniformemente da tutti i browser e le piattaforme, così il nostro approccio è ancora conservativo riguardo a cosa sia possibile fare con i Css.

Un’altra cosa cambiata in questi anni è che le persone ora si rendono conto di quanto sia impegnativo costruire e gestire un sito web, così esaminiamo i procedimenti relativi alla sua progettazione e manutenzione.

Stiamo approfondendo le possibilità offerte dal web, spostando la nostra attenzione dall’aspetto grafico all’utilità dei contenuti. Soffermandoci solo sull’aspetto grafico del web abbiamo limitato il suo potenziale come strumento utile, soprattutto nell’area dell’accessibilità web. Questa seconda edizione della Web Style Guide contiene perciò più informazioni su come progettare e realizzare pagine che siano accessibili a tutti.

Top

A chi si rivolge il manuale?

Il manuale si rivolge a designer web principianti ed esperti, ma può essere utilizzato anche da chi si interessa di web design a livello strategico.

Top

Nuovo libro, nuovo sito. Cosa troveremo in webstyleguide.com e quali sono le differenze tra i contenuti del libro e quelli del sito?

Con questa seconda edizione vogliamo sperimentare qualcosa di nuovo nel web. La Web Style Guide è nata come sito dell’università dello Yale [nuova finestra]. Il co-autore, Patrick Lynch, la scrisse nel 1994 e mi chiese aiuto per una revisione nel 1997. Ci siamo successivamente resi conto che tutti stampavano il sito e rilegavano i fogli, così abbiamo pensato di trarne un libro e di migliorarlo. Abbiamo così riscritto il sito in forma di libro: la prima edizione è stata pubblicata nel 1999. Siamo così passati dal sito al libro.

Questa volta andiamo nella direzione opposta e pubblichiamo l’intero testo e le immagini del libro sul sito, all’indirizzo www.webstyleguide.com [nuova finestra]. Passiamo cioè dal libro al sito. In questo modo possiamo rendere disponibili gli indirizzi dei siti di esempio, le correzioni e le modifiche. Chi non compra il libro può inoltre sempre stampare le pagine.

Quindi:

  • Prima edizione: sito web “impachettato” come libro
  • Seconda edizione: libro pubblicato sul web

Devo dire che si sta rivelando un’impresa impegnativa e il sito non è ancora del tutto completo (dal momento che entrambi lavoriamo ad altro durante il giorno), ma siamo comunque molto soddisfatti: siamo convinti di fare qualcosa di utile. Stiamo anche lavorando alacremente per far si che il sito sia accessibile a chi trova più facile usare il web rispetto ad un libro stampato.

Top

La prefazione è di Lou Rosenfeld, che sta scrivendo la seconda edizione dell’eccellente “Information Architecture For The World Wide Web“. Parlate anche di Ia nel vostro manuale?

Siamo grandi fan di Information Architecture for the World Wide Web, e ci sono molti concetti che abbiamo imparato e applicato nel nostro lavoro grazie a questo testo. L’Ia è la struttura fondamentale del design di un sito. Puoi parlare di stile finché diventi blu in viso, ma senza una solida struttura, lo stile non va da nessuna parte. Ci sono quindi parecchi riferimenti alla Ia nella Web Style Guide, che troverete nei capitoli relativi alla progettazione dell’interfaccia e del sito.

Top

Quali sono le differenze tra una guida di stile e un libro che parla di design o di usabilità web? Avete trovato altri libri particolarmente utili al vostro lavoro?

Devo dire che il titolo del libro confonde un po’ anche me. La Web Style Guide racchiude considerazioni sullo stile che si applica a diverse sfaccettature del web design, inclusi il graphic design e l’usabilità web. Contiene anche considerazioni sulla progettazione tipografica e multimediale e sullo stile dei contenuti. Una guida di stile mette a fuoco tutti gli aspetti del web design senza la pretesa di approfondirli: è “un’occhiata” alle caratteristiche stilistiche di queste discipline.

Ho trovato Information Architecture for the World Wide Web molto utile. Tra gli altri ricordo The Design of Everyday Things di Donald Norman, The Elements of Style di Strunk e White e On Writing Well di Zinsser. La mia bibbia per la tipografia è The Elements of Typographic Style di Bringhurst. Per un libro base sul web design mi sentirei di suggerire Web Design in a Nutshell di Niederst.

Top

L’accessibilità web è oggi un argomento di grande interesse…

Sono un difensore del design accessibile, insegno tecniche di design accessibile, scrivo di design accessibile e sono un membro del Web Accessibility Initiative’s Education e del Outreach Working Group. Ho aggiunto una sezione riguardante l’accessibilità web in diversi capitoli della Web Style Guide. Potrei continuare ancora, ma vi basti sapere che sono profondamente convinta che l’attenzione alle tematiche di accessibilità web guiderà lo sviluppo web nella giusta direzione: da qualcosa che riguarda solo l’aspetto grafico e qualcosa di realmente utile.

Top

10 linee guida per l’Homepage

Jakob Nielsen ci vuole ingolosire e dedica la sua ultima AlertBox a 10 linee guida [nuova finestra] che l’Homepage non deve mancare. Si tratta di un estratto delle ben più corpose 113 linee guida del suo ultimo manuale, Homepage Usability.

Tra i punti presentati ne selezionamo 3, quelli a nostro avviso fondamentali:

  1. scrivere un titolo della pagina altamente significativo
  2. includere una casella di ricerca ben visibile e sufficientemente ampia
  3. scegliere nomi rilevanti per i link e differenziarli tra loro

Gli elementi dell’Esperienza Utente

L’Esperienza Utente riferita al web è un approccio che aiuta a migliorare la fruizione di un sito da parte del visitatore.

Molte sono le discipline poste sotto l’ombrello dell’Esperienza Utente: Information Architecture, Information Design, Content Requirements, ecc.

Per chi lavora sul web, e per i suoi clienti, non sempre è facile capire le differenze tra queste discipline e i rapporti che intercorrono.

Un Pdf chiarisce il ruolo dell’Esperienza Utente

A chiarire le idee ci ha pensato Jesse James Garrett, che in un documento Pdf di una pagina chiarisce la terminologia usata dagli esperti di Esperienza Utente e le relazioni che intercorrono tra i suoi diversi elementi.

Il documento è disponibile in inglese [Pdf – 17 Kbyte] e nella sua traduzione italiana [Pdf – 21 Kbyte].

Jesse sta anche scrivendo un libro che parlerà proprio di esperienza utente e abbiamo così colto l’occasione di rivolgergli qualche domanda.

Cos’è l’Esperienza Utente e perchè è importante conoscerla?

L’Esperienza Utente è un approccio, un modo di pensare al processo di sviluppo web. Con l’Esperienza Utente si sostiene che l’esperienza di un utente sul sito determina il successo o il fallimento della visita. Un’analisi metodologica dell’esperienza è il miglior modo per assicurare il successo della visita.

L’esperienza utente è importante perché la tecnologia da sola non è sufficiente per risolvere i problemi di tutti i giorni. Forse l’utente entra in un sito cercando delle informazioni; forse vuole sbrigare degli affari; forse ha solo bisogno di inviare un messaggio a qualcuno. Non importa quello che vuole fare, ma sicuramente lo strumento che lo aiuta non è esclusivamente qualcosa di tecnico – è uno strumento costruito appositamente per andare incontro alle sue esigenze. La tecnologia che promette potenti capacità, ma richiede all’utente di faticare per ottenerle, non è una soluzione. È solo un altro problema.

Cosa troveremo nel tuo libro?

Il libro è un’introduzione ai concetti base nel campo dell’Esperienza Utente applicata al web. Non parla di strumenti o tecnologie usati per migliorare l’esperienza dell’utente. Riguarda invece i procedimenti che costituiscono il nostro lavoro. Il libro è scritto per essere accessibile a persone poco familiari con il mondo dell’esperienza utente.

Qual è lo scopo del Pdf disponibile sul tuo sito?

Originariamente l’ho creato per me – si è rivelato un ottimo aiuto per chiarirmi le idee durante il mio lavoro. In seguito il diagramma è diventato un utile strumento per comunicare queste idee ad altre persone. Sono un consulente da diversi anni e questo lavoro richiede di spiegare il mio lavoro anche a persone poco familiari in questo campo. Dopo che ho pubblicato il documento Pdf sul sito molti altri lo hanno trovato utile, sia per loro stessi sia per le persone con le quali lavorano.

Qual è il pubblico a cui si rivolge il libro?

Prima di tutto i miei clienti. Durante il primo incontro con loro mi piacerebbe dire: “Siamo pronti per cominciare questo progetto. Potrei usare delle parole che non capite. È necessario prendere molte piccole decisioni e vi potrebbe sembrare che non siano importanti. Invece lo sono, e per il successo di questo progetto ho bisogno che capiate perché sono importanti. Questo libro vi aiuterà a capire queste cose, capire il linguaggio che useremo e capire perché facciamo le cose in questo modo. Portatelo a casa e leggetelo stasera, è molto breve. Domani possiamo cominciare a migliorare il sito per i vostri utenti”

Naturalmente questo tipo di approccio funziona bene anche con altre persone che hanno difficoltà a capire il nostro lavoro, non solo i clienti. Spero così che chi sta imparando cosa sia l’esperienza utente riesca anche a trarne beneficio.

Il libro è indicato solo a chi si occupa di progetti di grosse dimensioni?

Alcune delle tecniche descritte si applicano principalmente a progetti su larga scala. Visto che l’enfasi del libro è sul “perché” piuttosto che sul “come”, penso comunque che il libro sia utile anche a chi lavora su piccoli progetti. Il libro includerà una discussione di come comportarsi in diverse situazioni, da progetti di piccola a grande scala.