Migrare a Visual Basic .NET

Le differenze tra Visual Basic 6 e Visual Basic .NET sono così profonde che è necessario pianificare attentamente il porting di applicazioni. Le domande a cui rispondere sono:

  • Quali sono i benefici nell’aggiornare i programmi?
  • Che cosa è possibile fare con VB.NET in più rispetto alle versioni precedenti?
  • Ci sono casi in cui è sconsigliata la migrazione?

Leggendo il manuale si avrà subito un’amara, ma necessaria, sorpresa: il codice Visual Basic non è compatibile al 100% con il codice VB.NET. I motivi sono molteplici:

  • la modifica del linguaggio per farlo diventare orientato agli oggetti
  • la necessità di rendere disponibile uno strato comune a tutti i linguaggi (il .NET Framework)
  • l’inclusione di nuove funzionalità.

Argomenti

I primi capitoli del testo evidenziano le differenze tra Visual Basic 6 e VB.NET, in termini di sintassi, di caratteristiche e di ambiente (Visual Studio).

È poi presentato l’Upgrade Wizard, lo strumento che aiuta nella migrazione verso VB.NET. Non riesce da solo a fare magie, soprattutto per progetti complessi: molte volte sarà necessario intervenire a mano per correggere i malfunzionamenti del codice. Anche se a prima vista tutto sembra funzionare, sarà comunque necessario eseguire un’intera sessione di test per verificare le procedure convertite.

Il manuale presenta anche “buone tecniche di programmazione in Visual Basic”, cioè lo stile che consente di migrare a VB.NET in modo quasi “indolore”. La lettura di questa parte è consigliata a chi ha deciso che è troppo presto per VB.NET, ma sa che un giorno, volente o nolente, dovrà aggiornare le proprie applicazioni.

Gli altri capitoli si preoccupano di elencare i problemi più comuni durante la conversione: i tipi di errore che si verificano e cosa indicano, le risoluzioni dei problemi di linguaggio, l’aggiornamento di ActiveX e di oggetti COM+.

Un capitolo esamina le possibilità di integrazione tra progetti Visual Basic e VB.NET e le difficoltà nel passaggio da ADO ad ADO.NET.

Informazioni

Titolo Migrare da Microsoft Visual Basic 6.0 a Microsoft Visual Basic .NET
Titolo originale Upgrading Microsoft Visual Basic 6.0 to Microsoft Visual Basic .NET
Lingua Italiana
Autori Ed Robinson
Michael Bond
Robert Ian Oliver
Pagine 490
Data Febbraio 2002
Prezzo Euro 45.00
Editore Mondadori Informatica [nuova finestra]
Editore originale Microsoft Press [nuova finestra]

Scrivere codice efficiente con PHP

Accedere ai database è tra le operazioni più diffuse, ma critiche per la velocità delle applicazioni web, per diverse ragioni:

  • accedere ad un database è un’operazione che consuma risorse
  • non sappiamo quanti utenti stiano accedendo al database contemporaneamente
  • le dimensioni del database possono crescere (se gli utenti inseriscono dati) e rendere più lente le operazioni di recupero
  • le tecniche di paginazione molto spesso sono inefficaci: ad ogni pagina sono estratti tutti i record che soddisfano la ricerca

Webreview ha pubblicato un articolo di Rick Waugh, “Avoid the Database Dip” [nuova finestra], rivolto agli sviluppatori PHP.

Nell’articolo sono presentate alcune regole utili per migliorare l’efficienza mentre si comunica con il database, in particolare quando è necessario:

  • ciclare e visualizzare degli elementi
  • scorrere un recordset
  • realizzare query complesse

Vivere con Xhtml

Come abbiamo già detto in un precedente articolo, Xhtml o Html: quale scegliere?, è giunto il momento di fare un salto di qualità e realizzare pagine Xhtml al posto delle normali pagine Html.

Lo sforzo, modesto, verrà ricompensato dalla possibilità di utilizzare il codice anche in periferiche diverse dai browser canonici e di estenderne le funzionalità.

Anche Jeffrey Zeldman, autore e creatore di A List Apart, pensa la stessa cosa. Potete trovare le sue considerazioni nell’interessante articolo Better Living Through Xhtml [nuova finestra].

Leggendolo, si capisce come l’autore abbia speso svariate ore nella conversione e realizzazione di pagine Xhtml, scoprendo anche trucchi e problematiche, tra cui:

  • Html Tidy [nuova finestra] è tra le migliori utility per la conversione da Html a Xhtml, ma va attentamente configurata
  • Il codice e i Css devono essere validati (usando gli strumenti resi disponibili dal W3c, l’HTML Validation Service [nuova finestra] e il CSS Validation Service [nuova finestra]
  • I doctype, le intestazioni delle pagine, possono rappresentare un problema subdolo. Devono essere attentamente verificati
  • Alcuni browser interpretano l’Xhtml e i Css in modi diversi e alterano il risultato della pagina