Miglioramenti per FeedBurner

FeedBurner, il servizio che aiuta a gestire i feed Rss di un sito, ha da oggi migliorato alcune caratteristiche relative alle statistiche.

Un pannello “Dashboard” consente di visualizzare le statistiche relative al giorno corrente, agli ultimi 7 giorni, o all’intero storico. Facilitata anche la possibilità di verificare, sempre per i periodi indicati, quali sono gli interventi più visitati.

Feedburner: Feed stats dashboard

Come si sa Feedburner mantiene una lista dei lettori Rss più diffusi. Se il nostro feed è però consumato da un lettore non compreso nella lista di Feedburner, questa voce comparirà sotto il nuovo menù “Uncommon Uses”.

Feedburner: Uncommon Uses

Le migliorie (ad eccezione di “Item Use”, che consente di capire la percentuale di utenti che cliccano su una singola voce del feed) sono disponibili anche per chi non ha sottoscritto un canone per il servizio, ma sta utilizzando la formula base e gratuita.

Da Yahoo! pattern e librerie per il web 2.0

Yahoo! ha deciso di rendere pubblici alcuni pattern utilizzati dai propri designer per costruire interfacce che sfruttino Ajax e simili (cosa siano i pattern ho già avuto modo di dirlo recensendo l’ottimo testo The Design of Sites).

E quella di Yahoo! è una bella idea, perché il tipo di interattività reso possibile da questa tipologia di interfacce (rich client) ha cambiato le regole a disposizione di chi si occupa di progettare le applicazioni web.

Alcuni dei pattern illustrati sono molto Yahoo!-centrici, e forse non li utilizzerete mai (recensire un prodotto, votare un oggetto), altri invece si prestano bene a illustrare come un’interfaccia “web 2.0” si avvicini (ancora però con diversi limiti), a quella di un’applicazione “desktop” (come ad esempio il drag&drop).

Ma quelli di Yahoo! hanno anche deciso di fornire il codice sorgente di alcune librerie da loro impiegate. Stupisce, oltre alla varietà degli esempi (animazioni, calendari, treeview, slider, ecc.) l’ordine con il quale è stata organizzata la documentazione che li accompagna.

E se tutto questo non vi basta è anche possibile leggere un nuovo blog, sempre di Yahoo!, dedicato alle problematiche di interfaccia utente e dove potrete trovare i prossimi aggiornamenti per le librerie e i pattern.

Al di là dell’interesse nei pattern e nelle librerie, vedere come Google organizza il proprio codice e i propri pattern aiuta anche a capire che – come per molti lavori – anche per lo sviluppo web (inteso nell’accezione più ampia) è fondamentale essere ordinati e dotarsi di propri standard, indipendentemente dalla dimensione del team di lavoro. Per condividere i successi, ma anche gli errori più comuni.

Scegliere il CMS Open Source per le proprie esigenze

I sistemi di gestione dei contenuti (CMS) Open Source sono migliaia. E’ una verra manna, ma è anche un bel problema capire quello che potrebbe fare al caso nostro.

Un documento di Seth Gottlieb organizzato in modo decisamente funzionale cerca di aiutare a far luce sulle caratteristiche di questi sistemi.

Sono per prima cosa identificate le principali tipologie di impiego dei CMS: sito informativo stile “brochure”, periodico online, spazio di lavoro collaborativo, wiki, comunità online.
Per ciascuna categoria l’autore identifica poi non più di quattro CMS candidati, di cui descrive le caratteristiche, ma soprattutto in cui cerca di valutare quante risorse sono disponibili a chi decidesse di provarne l’impiego. Con risorse si intendono libri sul sistema di CMS, documentazione e articoli online e anche lo stato di attività della comunità cresciuta intorno al prodotto (forum, mailing list, ecc.).

La lettura è sicuramente un buon inizio per scoprire prodotti decisamente validi ai propri scopi.